Investing.com – Il dollaro USA è in salita contro le principali controparti questo venerdì, nei timori che i politici statunitensi non riescano a trovare un accordo per evitare una crisi fiscale per fine anno, spingendo la domanda del biglietto verde come valuta rifugio.
Nella mattinata degli scambi europei, il dollaro è salito contro l’euro, con EUR/USD in calo dello 0,33% a 1,3200.
Il sentimento dei mercati si è indebolito dopo che il Portavoce John Boehner ha ritirato il cosiddetto Piano B, un’alternativa al precipizio fiscale che prevedeva un aumento delle imposte solo per i cittadini che dichiarano oltre 1 milione di dollari all’anno, poiché i colleghi repubblicani non lo hanno supportato.
Nonostante i mercati USA apriranno questo venerdì, la Casa Bianca si aggiorna a dopo Natale, alimentando i timori che i responsabili non riusciranno ad evitare il precipizio fiscale.
Si teme che l’incapacità di evitare fiscale USA, vale a dire l’aumento automatico delle tasse ed i tagli alla spesa pubblica che dovrebbe entrare in vigore all'inizio del 2013, possa mandare in recessione l’economia USA.
Sempre oggi il gruppo di ricerche Gfk ha dichiarato che il suo indice dei consumatori tedeschi è sceso a 5,6 a dicembre da una lettura di 5,8 nel mese precedente. Gli analisti si aspettavano che l’indice salisse al 5,9 questo mese.
Il biglietto verde è in salita contro la sterlina, con GBP/USD in calo dello 0,18% a 1,6250.
I dati ufficiali hanno mostrato che l’economia del Regno Unito è cresciuta meno di quanto anticipato nel terzo trimestre, segnando +0,09% al di sotto delle aspettative di un aumento dell’1%.
Un secondo report ha mostrato i prestiti del settore pubblico sono saliti più del previsto a novembre, salendo a 15,3 miliardi da 6 miliardi di sterline. Gli analisti avevano previsto che i prestiti del settore pubblico sarebbero saliti a 14,2 miliardi lo scorso mese.
Intanto i dati ufficiali hanno mostrato che la il deficit del Regno Unito si è ristretto a 12,8 miliardi di sterline nel terzo trimestre, da un deficit di 17,4 miliardi di sterline, con le aspettative di un calo a 14 miliardi di sterline.
Il dollaro è sceso contro lo yen, con USD/JPY in calo dello 0,47% a 83,99, ma è salito contro il franco svizzero, con USD/CHF in salita dello 0,30% a 0,9143.
Il biglietto verde è in salita contro le controparti canadesi, australiane e neozelandesi, con USD/CAD in salita dello 0,28% a 0,9904, AUD/USD in calo dello 0,39% a 1,0441 e NZD/USD in salita dello 0,73% a 0,8278.
L’indice del dollaro, che replica la performance del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è salito dello 0,24% a 79,49.
Nel corso della giornata gli USA rilasceranno i dati sul sentimento dei consumatori dell’Università del Michigan, nonché i dati personali sulla spesa pubblica.
Nella mattinata degli scambi europei, il dollaro è salito contro l’euro, con EUR/USD in calo dello 0,33% a 1,3200.
Il sentimento dei mercati si è indebolito dopo che il Portavoce John Boehner ha ritirato il cosiddetto Piano B, un’alternativa al precipizio fiscale che prevedeva un aumento delle imposte solo per i cittadini che dichiarano oltre 1 milione di dollari all’anno, poiché i colleghi repubblicani non lo hanno supportato.
Nonostante i mercati USA apriranno questo venerdì, la Casa Bianca si aggiorna a dopo Natale, alimentando i timori che i responsabili non riusciranno ad evitare il precipizio fiscale.
Si teme che l’incapacità di evitare fiscale USA, vale a dire l’aumento automatico delle tasse ed i tagli alla spesa pubblica che dovrebbe entrare in vigore all'inizio del 2013, possa mandare in recessione l’economia USA.
Sempre oggi il gruppo di ricerche Gfk ha dichiarato che il suo indice dei consumatori tedeschi è sceso a 5,6 a dicembre da una lettura di 5,8 nel mese precedente. Gli analisti si aspettavano che l’indice salisse al 5,9 questo mese.
Il biglietto verde è in salita contro la sterlina, con GBP/USD in calo dello 0,18% a 1,6250.
I dati ufficiali hanno mostrato che l’economia del Regno Unito è cresciuta meno di quanto anticipato nel terzo trimestre, segnando +0,09% al di sotto delle aspettative di un aumento dell’1%.
Un secondo report ha mostrato i prestiti del settore pubblico sono saliti più del previsto a novembre, salendo a 15,3 miliardi da 6 miliardi di sterline. Gli analisti avevano previsto che i prestiti del settore pubblico sarebbero saliti a 14,2 miliardi lo scorso mese.
Intanto i dati ufficiali hanno mostrato che la il deficit del Regno Unito si è ristretto a 12,8 miliardi di sterline nel terzo trimestre, da un deficit di 17,4 miliardi di sterline, con le aspettative di un calo a 14 miliardi di sterline.
Il dollaro è sceso contro lo yen, con USD/JPY in calo dello 0,47% a 83,99, ma è salito contro il franco svizzero, con USD/CHF in salita dello 0,30% a 0,9143.
Il biglietto verde è in salita contro le controparti canadesi, australiane e neozelandesi, con USD/CAD in salita dello 0,28% a 0,9904, AUD/USD in calo dello 0,39% a 1,0441 e NZD/USD in salita dello 0,73% a 0,8278.
L’indice del dollaro, che replica la performance del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è salito dello 0,24% a 79,49.
Nel corso della giornata gli USA rilasceranno i dati sul sentimento dei consumatori dell’Università del Michigan, nonché i dati personali sulla spesa pubblica.