Investing.com - Il dollaro è in salita contro le altre principali valute questo martedì, nonostante le dichiarazioni di uno dei membri del FOMC della Federal Reserve che riaccendono l’incertezza sulla tempistica del prossimo aumento dei tassi USA.
Il dollaro è andato sotto pressione in seguito alle dichiarazioni del Governatore della Fed Lael Brainard contro un aumento troppo repentino dei tassi di interesse.
In un discorso tenuto ieri, Brainard ha dichiarato che l’economia continua a migliorare negli USA, ma la Fed dovrebbe continuare a mantenere la politica allentata.
Le dichiarazioni seguono quelle del Presidente della Fed di Boston, Eric Rosengren, secondo cui i tassi di interesse bassi rischiano di surriscaldare l’economia statunitense.
Il cambio EUR/USD è in calo dello 0,12% a 1,1222.
L’euro è andato sotto pressione dopo che l’istituto tedesco ZEW, il Centro per la Ricerca Economica Europea ha dichiarato che l’indice del sentimento economico tedesco è rimasto invariato a 0,5 punti questo mese. Gli analisti avevano previsto un miglioramento dell’indice di 2,0 punti a 2,5 a settembre.
Intanto, l’indice ZEW sul sentimento economico della zona euro è salito a 5,4 a settembre, dalla lettura di 4,6 del mese precedente, contro le previsioni di una lettura a 6,7.
Il cambio GBP/USD è in calo dello 0,44% a 1,3277.
Nel report dell’Ufficio Nazionale di Statistica britannico (ONS) si legge che l’indice dei prezzi al consumo (IPC) è salito ad un tasso destagionalizzato dello 0,6% il mese scorso, invariato rispetto a luglio e contro le aspettative di un aumento dello 0,7%.
Su base mensile, l’indice dei prezzi al consumo è salito al tasso destagionalizzato dello 0,3% il mese scorso, contro le attese di un aumento dello 0,4% e dopo il calo dello 0,1% segnato a luglio.
L’indice IPC core, che esclude i costi di alimenti, energia, alcol e tabacco, ha visto un incremento ad un tasso destagionalizzato dell’1,3% il mese scorso, invariato rispetto a luglio e contro le aspettative di un aumento dell’1,4%.
Il cambio USD/JPY è stabile a 101,90, mentre il cambio USD/CHF è in salita dello 0,12% a 0,9731.
Il dollaro australiano e quello neozelandese sono in calo, con la coppia AUD/USD giù dello 0,52% a 0,75233% 0,7329.
Intanto, la coppia USD/CAD sale dello 0,45% a 1,3101, vicino al massimo di oltre una settimana segnato ieri di 1,3101.
Sulle valute legate alle materie prime pesa il calo dei prezzi del greggio registrato dopo che l’OPEC ha dichiarato che la produzione dei paesi concorrenti è più forte del previsto e che questo si tradurrà in un ingorgo ancora maggiore delle scorte per quest’anno e per il prossimo.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è in salita dello 0,20% a 95,31.