Investing.com – Il dollaro USA è in salita contro le principali controparti questo venerdì, con i mercati che restano cauti in attesa dei dialoghi tra il Presidente Barack Obama e la delegazione del congresso su come risolvere il “precipizio fiscale” USA, mentre pesano i timori per il debito della zona euro.
Nella mattinata degli scambi europei, il dollaro è salito contro l’euro, con EUR/USD in calo dello 0,40% a 1,2727.
La moneta unica è andata sotto pressione dopo ceh la Banca Centrale ha dichiarato in un report che il conto corrente della zona euro si è ridotto più del previsto ad agosto, in calo di 0,8 miliardi da un dato rivisto al rialzo di 10,9 miliardi del mese precedente.
Gli analisti si aspettavano che il surplus del conto corrente scendesse a 9,2 miliardi ad agosto.
Sempre oggi i dati ufficiali hanno mostrato che il surplus commerciale della zona euro è salito a 11,3 miliardi a settembre, rispetto alle previsioni di 10,6 miliardi dopo un surplus di 9,9 del mese precedente.
Intanto, gli investitori sono rimasti concentrati sul “precipizio fiscale” statunitense, rappresentato da un aumento delle tasse e tagli alla spesa pari a circa 600 miliardi, che dovrebbe entrare in vigore dal 1° gennaio.
Si teme che l’economia statunitense possa ricadere in recessione se il Congresso e la Casa Bianca non lavoreranno insieme per trovare un compromesso prima dell’1 gennaio.
Il biglietto verde è sceso contro la sterlina, con GBP/USD in salita dello 0,01% a 1,5868.
Il biglietto verde è sceso contro lo yen, con USD/JPY in calo dello 0,13% a 81,06, mentre è salito contro il franco svizzero, con USD/CHF in salita dello 0,36% a 0,9456.
Tuttavia lo yen è rimasto sotto pressione, dopo che Shinzo Abe, Capo del partito di opposizione del governo giapponese (LDP - Partito Liberale Democratico) ha dichiarato che le prossime elezioni determineranno quale partito sarà in grado a dare un spinta all’economia stagnante.
Il Giappone ha sciolto oggi la camera ed ha proclamato per il 16 dicembre le elezioni anticipate, che vedono favorito il Partito Liberale Democratico(LDP).
Intanto la il Presidente della Banca Nazionale Svizzera, Thomas Jordan ha confermato la volontà di mantenere il tetto massimo del cambio EUR/CHF a 1,20, aggiungendo che un franco svizzero sopravvalutato resta un fardello per l’economia della nazione.
Il biglietto verde è in salita contro le controparti canadesi, australiane e neozelandesi, con USD/CAD in salita dello 0,06% a 1,0017, AUD/USD in calo dello 0,10% a 1,0321 e NZD/USD in calo dello 0,04% a 0,8089.
L’indice del dollaro, che replica la performance del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è salito dello 0,25% a 81,29.
Nel corso della giornata gli Usa rilasceranno i dati ufficiali sul tasso di capacità di utilizzo e sulla produzione industriale, nonché un report sul bilancio degli acquisti di obbligazioni nazionali ed estere.
Nella mattinata degli scambi europei, il dollaro è salito contro l’euro, con EUR/USD in calo dello 0,40% a 1,2727.
La moneta unica è andata sotto pressione dopo ceh la Banca Centrale ha dichiarato in un report che il conto corrente della zona euro si è ridotto più del previsto ad agosto, in calo di 0,8 miliardi da un dato rivisto al rialzo di 10,9 miliardi del mese precedente.
Gli analisti si aspettavano che il surplus del conto corrente scendesse a 9,2 miliardi ad agosto.
Sempre oggi i dati ufficiali hanno mostrato che il surplus commerciale della zona euro è salito a 11,3 miliardi a settembre, rispetto alle previsioni di 10,6 miliardi dopo un surplus di 9,9 del mese precedente.
Intanto, gli investitori sono rimasti concentrati sul “precipizio fiscale” statunitense, rappresentato da un aumento delle tasse e tagli alla spesa pari a circa 600 miliardi, che dovrebbe entrare in vigore dal 1° gennaio.
Si teme che l’economia statunitense possa ricadere in recessione se il Congresso e la Casa Bianca non lavoreranno insieme per trovare un compromesso prima dell’1 gennaio.
Il biglietto verde è sceso contro la sterlina, con GBP/USD in salita dello 0,01% a 1,5868.
Il biglietto verde è sceso contro lo yen, con USD/JPY in calo dello 0,13% a 81,06, mentre è salito contro il franco svizzero, con USD/CHF in salita dello 0,36% a 0,9456.
Tuttavia lo yen è rimasto sotto pressione, dopo che Shinzo Abe, Capo del partito di opposizione del governo giapponese (LDP - Partito Liberale Democratico) ha dichiarato che le prossime elezioni determineranno quale partito sarà in grado a dare un spinta all’economia stagnante.
Il Giappone ha sciolto oggi la camera ed ha proclamato per il 16 dicembre le elezioni anticipate, che vedono favorito il Partito Liberale Democratico(LDP).
Intanto la il Presidente della Banca Nazionale Svizzera, Thomas Jordan ha confermato la volontà di mantenere il tetto massimo del cambio EUR/CHF a 1,20, aggiungendo che un franco svizzero sopravvalutato resta un fardello per l’economia della nazione.
Il biglietto verde è in salita contro le controparti canadesi, australiane e neozelandesi, con USD/CAD in salita dello 0,06% a 1,0017, AUD/USD in calo dello 0,10% a 1,0321 e NZD/USD in calo dello 0,04% a 0,8089.
L’indice del dollaro, che replica la performance del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è salito dello 0,25% a 81,29.
Nel corso della giornata gli Usa rilasceranno i dati ufficiali sul tasso di capacità di utilizzo e sulla produzione industriale, nonché un report sul bilancio degli acquisti di obbligazioni nazionali ed estere.