Investing.com - Il dollaro è stabile contro il paniere delle altre principali valute questo giovedì, gli investitori attendono i dati sull’inflazione al consumo USA nel corso della giornata per avere maggiori indicazioni sulla possibilità che la Federal Reserve alzi i tassi di nuovo quest’anno.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, si attesta a 91,39 alle 03:21 ET (07:21 GMT).
L’indice è rimbalzato dell’1,14% finora questa settimana, in ripresa dal minimo di oltre due anni della scorsa settimana, con un’impennata per il sollievo dovuto alla riduzione dei timori per il programma nucleare della Corea del Nord e per l’impatto economico dell’uragano Irma.
Ieri, le speranze che il governo Trump riesca a far passare la riforma fiscale hanno contribuito a supportare il dollaro.
Intanto, i dati di ieri hanno rivelato che sebbene i prezzi alla produzione USA siano lievemente aumentati ad agosto, le pressioni inflazionarie restano deboli, costituendo un possibile ostacolo per i piani della Fed circa l’aumento dei tassi di interesse.
Il report di oggi sui prezzi al consumo verrà seguito con particolare attenzione poiché la Fed valuterà se alzare i tassi di nuovo prima della fine dell’anno.
Il dollaro scende contro lo yen, con la coppia USD/JPY a 110,36.
L’euro sale, con il cambio EUR/USD a 1,1894, restando al di sotto del massimo di due anni e mezzo di venerdì di 1,2091.
Anche la sterlina è in salita, con la coppia GBP/USD a 1,3222 in vista del vertice di politica monetaria della Banca d’Inghilterra nel corso della giornata.
La sterlina ieri si è staccata dal massimo di un anno contro il dollaro dopo l’ultimo report sull’occupazione britannica da cui è emerso che la crescita dei compensi resta debole, alimentando i timori per una stretta sul costo della vita.
Con l’inflazione che supera l’aumento dei compensi, la stretta sul costo della vita sta peggiorando, il che probabilmente dissuaderà la BoE dall’alzare i tassi di interesse.
Il dollaro australiano sale, con il cambio AUD/USD su dello 0,24% a 0,8004 dopo i dati sull’occupazione, ma i guadagni restano limitati per via dei dati economici deludenti in Cina, uno dei principali partner commerciali del paese.