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Dollaro stabile dopo i verbali della Fed, attesi dati USA

Pubblicato 07.07.2016, 11:42
© Reuters.  Il dollaro è stabile contro il rivali, attesi i dati USA
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Investing.com - Il dollaro è stabile contro le altre principali valute questo giovedì, nell’attesa dei dati statunitensi sull’occupazione; ieri i verbali del vertice di politica monetaria della Federal Reserve hanno messo fine alle speculazioni su un aumento dei tassi a breve termine.

Il cambio GBP/USD è salito dello 0,43%, a 1,2985, staccandosi dal minimo di 31 anni di 1,2797.

La sterlina si è risollevata stamane, dopo che l’Ufficio Nazionale di Statistica britannico ha dichiarato che la produzione manifatturiera è scesa dello 0,5% a maggio superando le aspettative di un calo dell’1,0%.

Su base annua, la produzione manifatturiera è aumentata dell’1,7%, superando le previsioni di un aumento dello 0,7%.

Nel report si legge, inoltre, che la produzione industriale britannica è scesa dello 0,5% a maggio, contro le previsioni di un calo dell’1%. Su base annua, la produzione industriale è aumentata dell’1,4% a maggio, superando le previsioni di un aumento dello 0,5%.

Ieri la sterlina è crollata al minimo di 31 anni contro il dollaro, poiché sono riemersi con forza i timori per gli effetti della Brexit sull’economia del paese.

Gli investitori attendono nei prossimi giorni il vertice di politica monetaria della BoE; la scorsa settimana Carney aveva segnalato che nel corso dell’estate potrebbe rendersi necessario un ulteriore stimolo, facendo così salire le aspettative di un possibile taglio dei tassi durante il vertice di agosto.

Il sentimento sul biglietto verde si è leggermente indebolito dopo che i verbali del vertice di politica monetaria di giugno della Fed pubblicati ieri hanno mostrato che la Federal Reserve ha deciso di lasciare i tassi di interesse invariati finché non sarà chiaro l’impatto della Brexit.

Sui verbali è precisato che secondo i membri del FOMC è “prudente aspettare” ulteriori dati prima di considerare un ulteriore aumento dei tassi.

Il cambio EUR/USD è in sceso dello 0,14% a 1,1083, mentre il cambio EUR/GBP è in calo dello 0,54% a 0,8539, staccandosi dal massimo di 35 mesi di 0,8628.

Nel corso della seduta è atteso il rilascio dei verbali dell’ultimo vertice di politica monetaria della BCE, nei quali gli investitori sperano di trovare segnali sulle prossime mosse post-Brexit.

Il cambio USD/JPY è in calo dello 0,38% a 100,94, mentre il cambio USD/CHF è salito dello 0,19% a 0,9768.

Stamane il Governatore della Banca del Giappone Haruhiko Kuroda ha dichiarato che la banca centrale è pronta ad aumentare lo stimolo monetario se necessario, per raggiungere l’obiettivo dell’inflazione al 2%; ha confermato inoltre la fiducia verso le previsioni di ripresa del paese, non facendo alcun riferimento alla questione Brexit.

Il dollaro australiano è stabile, con la coppia AUD/USD a 0,7526, mentre il cambio NZD/USD è in salita dell’1,21% a 0,7218.

Gli investitori restano cauti con l’Aussie, dopo il downgrade di oggi di Standard and Poor's sulla tripla A credito Australiano da stabile a negativo.

L’agenzia di ratings ha motivato la decisione con l’incertezza politica sorta dopo le elezioni inconcludenti dello scorso sabato, che rappresenta una possibile minaccia al rating futuro del credito australiano.

Intanto, il cambio USD/CAD è in calo dello 0,19% a 1,2936.

L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è stabile a 96,10.

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