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Dollaro stabile, sterlina e kiwi sotto pressione

Pubblicato 24.10.2017, 15:06
© Reuters.  Dollaro stabile, sterlina e kiwi sotto pressione
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Investing.com - Il dollaro è scambiato vicino al massimo di due settimane contro il paniere delle altre principali valute questo martedì, mentre gli investitori continuano a chiedersi chi sarà il prossimo presidente della Federal Reserve.

L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, si attesta a 93,77 alle 09:01 ET (13:01 GMT).

Ieri, il Presidente Donald Trump ha riferito ai giornalisti di essere “davvero vicino” al prendere la decisione su chi sarà il prossimo presidente della Fed, dopo i colloqui con cinque candidati alla posizione.

Nella rosa dei candidati, l’attuale presidente della Fed Janet Yellen, il cui mandato terminerà a febbraio, il Governatore della Fed Jerome Powell, l’economista dell’Università di Stanford John Taylor, il consigliere economico di Trump Gary Cohn e l’ex Governatore della Fed Kevin Warsh.

Il dollaro sale contro lo yen, con la coppia USD/JPY su dello 0,39% a 113,87, riavvicinandosi al massimo di oltre tre mesi di ieri di 114,09.

Il dollaro è stato incoraggiato ieri dalle aspettative sulle riforme fiscali USA in seguito alle parole di domenica del Presidente Trump, che si è detto ottimista circa il fatto che il Congresso approvi un piano fiscale che lui possa firmare entro fine anno.

L’euro sale, con il cambio EUR/USD a 1,1760.

Dai dati di questa mattina è emerso che l’attività del settore privato della zona euro è rallentata ad ottobre, anche se ha continuato a crescere ad un ritmo stabile.

La sterlina è in calo, con la coppia GBP/USD giù dello 0,2% a 1,3169 dopo che il vice governatore della Banca d’Inghilterra Sir Jon Cunliffe ha avvertito che con la crescita debole dell’economia britannica resta una “questione aperta” capire se la banca alzerà i costi di prestito a novembre o meno.

Intanto, il dollaro neozelandese è sceso al minimo di cinque mesi, con il cambio NZD/USD giù dello 0,76% a 0,6913.

Il “kiwi” si è indebolito nelle ultime sedute nei timori che il calo degli investimenti esteri con il nuovo governo di coalizione laburista possa pesare sulla crescita e spingere la Reserve Bank of New Zealand a mantenere i tassi ai minimi storici per un periodo più lungo.

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