Investing.com - Il dollaro è pressoché invariato mentre lo yuan cinese scende sulla scia dei dati da cui è emerso che le esportazioni del paese si sono ridotte del massimo in due anni a dicembre.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, scende dello 0,07% a 95,195.
Questa settimana gli investitori seguiranno i dati di domani sull’indice sui prezzi alla produzione USA e continueranno a valutare le prospettive di un inasprimento della politica monetaria da parte della Federal Reserve quest’anno.
“Le prospettive della politica della banca centrale hanno raggiunto un climax per quanto riguarda il supporto offerto al dollaro e l’aumento del deficit fiscale e di quello del conto corrente dovrebbe comportare un indebolimento a medio termine della’valuta”, afferma Shaun Osborne, responsabile delle strategie Forex di Scotiabank a Toronto.
I dati di venerdì hanno mostrato che i prezzi al consumo USA a dicembre sono scesi per la prima volta in nove mesi a dicembre, anche se apparentemente hanno avuto poco impatto sul mercato.
Intanto, la coppia USD/CNY sale dello 0,1% a 6,7674.I dati di questa mattina indicano che le esportazioni cinesi a dicembre sono inaspettatamente scese del 4,4% rispetto all’anno prima, mentre le importazioni sono crollate del 7,6%, il massimo dal luglio 2016.
Le esportazioni cinesi verso gli Stati Uniti sono diminuite del 3,5% a dicembre, mentre le importazioni dagli USA hanno registrato un tonfo del 35,8% nello stesso mese, in base ai dati.
La Banca Popolare cinese (PBOC) ha fissato il tasso di cambio dello yuan a 6,7560 rispetto alla chiusura di venerdì di 6,7909.
Intanto, il cambio USD/JPY scende dello 0,4% a 108,12.