Investing.com - Il dollaro sale vicino al massimo di quattro anni contro un paniere di altre principali valute questo mercoledì, dopo i dati che hanno mostrato che l’occupazione USA nel settore privato è salita più del previsto a settembre.
Sempre oggi il report ADP sull’occupazione non agricola ha mostrato un aumento di 213.000 nuovi posti di lavoro questo mese, contro le aspettative di un aumento di 210.000 unità. L’economia ad agosto ha creato 202.000 nuovi posti di lavoro.
Il cambio USD/JPY ha toccato il massimo di 110,09, il massimo dall’agosto 2008, prima di ridurre i guadagni e attestarsi a 109,93, in salita dello 0,26% sulla giornata.
Negli ultimi mesi, il dollaro ha subito un’impennata contro lo yen e l’euro tra le aspettative che la Federal Reserve possa presto decidere di alzare i tassi di interesse, mentre le banche centrali di Europa e Giappone sembrano intenzionate a mantenere una politica monetaria più accomodante.
Il cambio EUR/USD ha toccato il minimo di 1,2584, non lontano dal minimo di due anni di ieri di 1,2570, per poi attestarsi in calo dello 0,31% a 1,2594.
Il calo dell’euro ha seguito i dati del gruppo di ricerche di mercato Markit che hanno mostrato che la lettura finale dell’indice dei direttori acquisti per il settore manifatturiero nella zona euro è sceso al minimo degli ultimi 14 mesi di 50,3 da 50,5 di agosto.
Il PMI per il settore manifatturiero tedesco è sceso a 49,9 a settembre da 50,3 del mese precedente, scendendo al di sotto del livello 50 che separa la crescita dalla contrazione per la prima volta negli ultimi 15 mesi.
Il report ha seguito di un giorno i dati che hanno mostrato che il tasso annuo di inflazione nella zona euro è sceso al minimo di cinque anni dello 0,3% a settembre.
I dati deludenti hanno aumentato ulteriormente la pressione sulla BCE perché implementi nuove misure di stimolo per contenere la minaccia di deflazione nella regione, in vista del vertice mensile in programma per domani.
Il cambio GBP/USD è sceso al minimo di 1,6162 prima di attestarsi a 1,6193, in calo di solo lo 0,12% sulla giornata.
La sterlina è scesa dopo i dati che hanno mostrato che l’attività del settore manifatturiero britannico è aumentata al tasso più lento degli ultimi 17 mesi a settembre.
Il PMI per il settore manifatturiero britannico è sceso a 51,6 il mese scorso, da una lettura di 52,2 di agosto. Gli economisti avevano previsto che l’indice salisse a 52,5.
Il calo dell’attività industriale dovrebbe allentare la pressione sulla Banca d’Inghilterra in merito all’aumento dei tassi di interesse nonostante il persistere della ripresa nel regno Unito.
Il franco svizzero è vicino al minimo di 14 mesi, USD/CHF in salita dello 0,39% a 0,9586.
Il cambio AUD/USD è salito al massimo 10 mesi di 0,8664, prima di attestarsi a 0,8696, in calo dello 0,59% sulla giornata, dopo i dati che hanno mostrato che le vendite ad dettaglio sono aumentate meno del previsto a luglio.
La coppia NZD/USD è in calo dello 0,16% 0,7798, mentre il dollaro canadese è in salita al massimo di sei mesi 1,1209.
L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è salito dello 0,14% a 86,16, non lontano dal massimo di 86,34 segnato martedì, valore che non si registrava dal giugno 2010.