Investing.com - L’euro sale al massimo di una settimana questo giovedì, gli investitori sembrano aver fatto passare in secondo piano l’incertezza politica in Spagna in vista del vertice della prossima settimana della Banca Centrale Europea, mentre il dollaro neozelandese scivola al minimo di cinque mesi.
Il cambio EUR/USD sale dello 0,46% a 1,1840, il massimo dal 13 ottobre, alle 08:45 ET (12:45 GMT).
Il governo spagnolo ha reso noto che sospenderà l’autonomia catalana imponendo un governo diretto dal momento che il presidente della regione Carles Puigdemont si è rifiutato di ritirare la richiesta di indipendenza.
Gli investitori attendono il vertice della BCE della prossima settimana in occasione del quale la banca centrale dovrebbe annunciare la riduzione del programma di acquisti di stimolo.
Il dollaro scende contro lo yen, con la coppia USD/JPY giù dello 0,49% a 112,38 dopo aver toccato il massimo di due settimane di 113,15 nella notte, con gli investitori concentrati su chi potrebbe essere il prossimo presidente della Federal Reserve.
Il dollaro è stato incoraggiato nelle ultime sedute dalle aspettative che il Presidente Donald Trump possa scegliere un candidato più interventista rispetto all’attuale Presidente Janet Yellen.
Il dollaro neozelandese crolla, con la coppia NZD/USD che segna -1,75% a 0,7024, avviandosi a segnare il maggiore calo giornaliero percentuale in un anno.
Il calo del “kiwi” segue il sorprendente esito delle elezioni che fa temere che il nuovo governo possa adottare politiche che potrebbero indebolire la valuta.
Anche la sterlina scende, con il cambio GBP/USD giù dello 0,24% a 1,3173.
La sterlina è andata sotto forte pressione alla vendita sulla scia dei dati da cui è emerso che le vendite al dettaglio britanniche sono bruscamente rallentate a settembre, alimentando i timori che l’economia stia rallentando.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, scende dello 0,23% a 93,09.
Negli Stati Uniti, i dati di oggi mostrano che le nuove richieste di sussidio di disoccupazione sono scese al minimo di oltre 44 anni la scorsa settimana, segnale che il mercato del lavoro è in ripresa in seguito al calo dell’occupazione a settembre dovuto agli uragani Harvey ed Irma.
Sempre oggi, da un altro report è emerso che l’attività manifatturiera nella regione di Philadelphia è inaspettatamente cresciuta questo mese.