Investing.com - L’euro continua a scendere contro il dollaro questo martedì, toccando il minimo di un mese tra i timori per il risultato delle elezioni tedesche e per il referendum sull’indipendenza catalana.
Il cambio EUR/USD tocca il minimo di 1,1718, il minimo dal 25 agosto, per poi attestarsi a 1,1793 alle 09:23 ET (13:23 GMT), giù dello 0,45% sulla giornata.
La moneta unica resta sulla difensiva dopo che la Cancelliera tedesca Angela Merkel ha vinto le elezioni nel weekend anche se molti elettori hanno scelto l’estrema destra.
Merkel ora dovrà affrontare mesi di trattative con la coalizione per cercare di formare un governo stabile e gli investitori temono che l’incertezza politica possa pesare sull’economia tedesca e rendere più difficile una maggiore integrazione della zona euro.
Sull’euro pesano anche i rischi politici in Spagna, con il governo catalano intenzionato ad indire un referendum sulla separazione dalla Spagna domenica, nonostante l’opposizione delle autorità spagnole.
Il sentimento sull’euro è stato colpito inoltre dalle parole di ieri del Presidente della Banca Centrale Europea Mario Draghi secondo cui è ancora necessario un “ampio” allentamento da parte della BCE, aggiungendo che la volatilità delle valute costituisce una fonte di incertezza che deve essere seguita con attenzione.
La moneta unica tocca il minimo di 10 settimane contro la sterlina, con il cambio EUR/GBP giù dello 0,31% a 0,8771.
L’euro è stabile contro lo yen, con la coppia EUR/JPY a 132,28.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, sale dello 0,4% a 92,81, spinto dall’euro debole.
Gli investitori attendono il discorso della Presidente della Fed Janet Yellen nel corso della giornata, dopo che la scorsa settimana la banca centrale USA ha indicato di essere ancora intenzionata ad alzare i tassi per la terza volta prima della fine dell’anno.
Il dollaro sale contro lo yen, con la coppia USD/JPY su dello 0,38% a 112,13.
Il biglietto verde è sceso contro lo yen nella notte nei timori per le tensioni nella penisola coreana.
Il ministro degli esteri nordcoreano ieri ha affermato che il Presidente Donald Trump ha dichiarato guerra al paese e che Pyongyang si riserva il diritto di colpire i bombardieri USA anche se non sono nel suo spazio aereo.
Lo yen viene spesso scelto nei periodi di tensioni geopolitiche o di turbolenza sui mercati poiché il Giappone ha un grande surplus del conto corrente e i trader suppongono che gli investitori nipponici rimpatrieranno i fondi in tempo di crisi.