Versione originale di Laura Sánchez - traduzione a cura di Investing.com
Investing.com - Euro ancora debole nella sessione di negoziazione odierna. La coppia EUR/USD resta ancora al minimo di 1,18, “un colpo tremendo rispetto al livello di resistenza di 1,20 che fa male anche all'oro, a causa della sua correlazione inversa con il dollaro", osserva Jose Luis Cárpatos, CEO di Serenity Markets.
“Diversi funzionari della Banca centrale europea (BCE) hanno rilasciato dichiarazioni i per frenare l'euro, affermando che oltre 1,20 è pericoloso per l'economia, ed è vero, perché i forti rialzi dell'euro hanno gli stessi effetti macro di piccoli aumenti dei tassi di interesse”, aggiunge questo esperto.
Uno di questi funzionari è stato Philip Lane, capo economista della BCE, che ha affermato che il livello del tasso di cambio è importante per l'economia perché influenza le previsioni europee e la configurazione della politica monetaria. Queste dichiarazioni “hanno avuto un impatto significativo sui mercati finanziari della regione ieri, quando gli investitori hanno capito che la BCE è pronta ad agire di nuovo se l'euro continua a rafforzarsi”, spigano da Link Securities.
“Non escludiamo ulteriori dichiarazioni da parte di altri membri della BCE sulla falsariga di Lane, in quanto un euro forte è ciò di cui l'economia dell'Eurozona ha meno bisogno in questo momento vista la profonda crisi causata dalla pandemia e dalla discutibile gestione della stessa, senza che il processo di ripresa mostri segni di essersi consolidato”, aggiungono questi analisti.
Da Renta 4 ricordano che "l'euro si è apprezzato il 13% 'vs' il dollaro dai minimi di marzo”. Inoltre, “il calo del tasso di cambio EUR/USD sembra aiutare gli sforzi della sterlina nei confronti dell'euro, dove il tasso di cambio GBP/EUR fluttua vicino ai massimi di 12 settimane”, osserva Kenneth Broux, stratega di Société Générale (PA:SOGN).
Infatti, SG ritiene che il livello 1,17 in euro sia buono per l'acquisto e prevede che l'EUR/USD potrebbe scambiare tra i livelli 1,25-1,35 in 2 o 3 anni.
In modo analogo, Goldman Sachs si aspetta che l'euro si rafforzi ulteriormente a 1,25 rispetto al dollaro nei prossimi 12 mesi.