Investing.com - L’euro sale questo giovedì, con gli investitori in attesa della conclusione del vertice di politica monetaria della Banca Centrale Europea, mentre il dollaro scende riducendo i guadagni segnati dopo che la Federal Reserve, più interventista, ha alzato i tassi di interesse.
Il cambio EUR/USD sale dello 0,20% a 1,1814 alle 03:46 ET (07:46 AM GMT), mentre gli investitori attendono i dettagli sul piano della BCE in merito alla chiusura del programma di stimolo. La banca centrale rilascerà inoltre le ultime previsioni sulla crescita e sull’inflazione.
Il dollaro scende anche contro lo yen, con la coppia USD/JPY giù dello 0,34% a 109,98, staccandosi dal massimo di tre settimane di 110,83 raggiunto ieri in seguito alla dichiarazione di politica monetaria della Fed.
La Fed ha alzato i tassi di interesse per la seconda volta quest’anno ieri ed ha adottato un tono più interventista, segnalando la possibilità di alzare i tassi altre due volte entro fine anno.
La Fed ha definito “forte” il mercato del lavoro USA ed ha dichiarato che l’attività economica sta crescendo ad “un tasso solido”.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, scende dello 0,19% a 93,38.
Gli investitori restano cauti mentre il governo Trump si prepara a svelare i dazi da 50 miliardi di dollari sui beni cinesi, una mossa a cui Pechino ha già avvertito di voler rispondere.
La sterlina sale contro il biglietto verde, con la coppia GBP/USD in salita dello 0,15% a 1,3396 in vista degli ultimi dati sulle vendite al dettaglio nel Regno Unito previsti nel corso della giornata.
Il dollaro australiano e quello neozelandese sono in misti, con la coppia AUD/USD giù dello 0,3% a 0,7557 ed il cambio NZD/USD che sale dello 0,11% a 0,7032.
Sul dollaro australiano pesano i dati della notte da cui è emerso che l’occupazione australiana è salita meno del previsto a maggio, mentre il tasso di disoccupazione è sceso al minimo da novembre: risultati misti che indicano una crescita dei compensi debole.