Investing.com - I futures del rame si sono staccati dal minimo di quasi tre settimane negli scambi mattutini europei di questo giovedì, con i traders che attendono i dati economici cinesi per avere maggiori indicazioni sulla condizione generale della seconda economia mondiale.
La divisione Comex del New York Mercantile Exchange, ha scambiato i futures del rame con consegna a marzo a 3,625 dollari la libbra nella mattinata europea, in salita dello 0,5% sulla giornata.
I prezzi del rame sulla borsa di New York sono saliti dello 0,6% nella seduta al miassimo giornaliero di 3,628 dollari la libbra. I futures del rame sono scesi ieri a 3,600 a dollari la libbra, il minimo dal 31 dicembre.
Gli analisti attendono i dati relativi al PIL cinese, nelle aspettative che i dati dimostrino una continua ripresa dal peggior calo dall’inizio della crisi nel 2008.
I dati dell’ufficio di statistica cinese potrebbero mostrare un aumento del prodotto interno lordo cinese del 7,8% nel quarto trimestre, rispetto all’anno precedente.
La nazione asiatica rilascerà questi dati venerdì, insieme ad altri report sulla produzione industriale e sulle vendite al dettaglio.
La Cina è il principale consumatore mondiale di rame, ed è stata responsabile del 40% del consumo totale dello scorso anno.
Un dollaro più debole ha contribuito ai guadagni, con il sentimento che resta sostenuto dalle dichiarazioni di un membro del Consiglio BCE, il quale ha affermato che la moneta unica si è stabilizzata.
L’indice del dollaro, che replica la performance del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è sceso dello 0,15% a 79,72.
Un dollaro più debole rende più appetibili le materie prime espresse in dollari ai titolari di altre valute che le scelgono come investimento alternativo.
I traders del rame attendono inoltre i dati economici statunitensi nel corso della giornata. Il paese produrrà i dati ufficiali sulle concessioni edilizie e sulle nuove costruzioni, oltre ai report settimanali sulle richieste di sussidio di disoccupazione e sull’attività manifatturiera di Philadelphia.
Ci si aspetta che l’attenzione resti concentrata sull’economia statunitense, nell’incertezza su come il paese riuscirà a gestire il problema del tetto massimo del debito statunitense di 16,4 mila miliardi di dollari che sarà toccato a febbraio.
I Repubblicani hanno dichiarato che chiederanno tagli alla spesa pubblica in cambio di un aumento del tetto del debito, mentre Obama ha affermato che la questione è fuori discussione.
Un mancato accordo sull’aumento del tetto massimo del debito, porterebbe al primo default USA che sconvolgerebbe i mercati finanziari.
Sul Comex, l’oro con consegna a febbraio è salito dello 0,1% a 1.681,15 dollari l’oncia troy, mentre l’argento con consegna a marzo ha segnato -0,3%, a 31,45dollari l’oncia troy.
La divisione Comex del New York Mercantile Exchange, ha scambiato i futures del rame con consegna a marzo a 3,625 dollari la libbra nella mattinata europea, in salita dello 0,5% sulla giornata.
I prezzi del rame sulla borsa di New York sono saliti dello 0,6% nella seduta al miassimo giornaliero di 3,628 dollari la libbra. I futures del rame sono scesi ieri a 3,600 a dollari la libbra, il minimo dal 31 dicembre.
Gli analisti attendono i dati relativi al PIL cinese, nelle aspettative che i dati dimostrino una continua ripresa dal peggior calo dall’inizio della crisi nel 2008.
I dati dell’ufficio di statistica cinese potrebbero mostrare un aumento del prodotto interno lordo cinese del 7,8% nel quarto trimestre, rispetto all’anno precedente.
La nazione asiatica rilascerà questi dati venerdì, insieme ad altri report sulla produzione industriale e sulle vendite al dettaglio.
La Cina è il principale consumatore mondiale di rame, ed è stata responsabile del 40% del consumo totale dello scorso anno.
Un dollaro più debole ha contribuito ai guadagni, con il sentimento che resta sostenuto dalle dichiarazioni di un membro del Consiglio BCE, il quale ha affermato che la moneta unica si è stabilizzata.
L’indice del dollaro, che replica la performance del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è sceso dello 0,15% a 79,72.
Un dollaro più debole rende più appetibili le materie prime espresse in dollari ai titolari di altre valute che le scelgono come investimento alternativo.
I traders del rame attendono inoltre i dati economici statunitensi nel corso della giornata. Il paese produrrà i dati ufficiali sulle concessioni edilizie e sulle nuove costruzioni, oltre ai report settimanali sulle richieste di sussidio di disoccupazione e sull’attività manifatturiera di Philadelphia.
Ci si aspetta che l’attenzione resti concentrata sull’economia statunitense, nell’incertezza su come il paese riuscirà a gestire il problema del tetto massimo del debito statunitense di 16,4 mila miliardi di dollari che sarà toccato a febbraio.
I Repubblicani hanno dichiarato che chiederanno tagli alla spesa pubblica in cambio di un aumento del tetto del debito, mentre Obama ha affermato che la questione è fuori discussione.
Un mancato accordo sull’aumento del tetto massimo del debito, porterebbe al primo default USA che sconvolgerebbe i mercati finanziari.
Sul Comex, l’oro con consegna a febbraio è salito dello 0,1% a 1.681,15 dollari l’oncia troy, mentre l’argento con consegna a marzo ha segnato -0,3%, a 31,45dollari l’oncia troy.