Investing.com - Il dollaro è sceso degli ultimi otto giorni nei confronti dello yen, poiché i timori per l’amplificarsi degli scontri in Libia e in Medio Oriente hanno fatto lievitare la domanda di yen come valuta rifugio.
Il cambio USD/JPY ha raggiunto il valore di 82,78 durante la mattinata di scambi europei, il minimo dal 10 febbraio, successivamente consolidandosi a 82,94, in calo dello 0,23%.
Supporto a 82,32, massimo del 10 febbraio e resistenza a 83,52, massimo del 18 febbraio.
Le proteste si sono intensificate durante la notte contro i 42 anni del governo Muammar Gheddafi, inoltre secondo Al-Jazeera gli aerei del governo hanno sparato contro i manifestanti libici.
Oltre che in Libia, le manifestazioni anti-governative continuano in diverse altre nazioni del Medio Oriente e Nord Africa, precisamente in Bahrain, Yemen, Iran e Marocco.
Nel frattempo, i mercati hanno appreso che l’agenzia di rating Moody's Investors Service ha declassato il rating del Giappone a Aa2 da negativo da stabile, per la preoccupazione che uno stallo politico costringerebbe a maggiori sforzi per affrontare l'onere del debito della nazione.
Le politiche economiche e fiscali “non possono risultare abbastanza forti da raggiungere l'obiettivo di riduzione del disavanzo di governo, e di contenere l'aumento inesorabile del debito”, ha riferito l’agenzia Moody in una dichiarazione rilasciata oggi.
Lo yen è salito anche contro l'euro, con il cambio EUR/JPY in calo dell’1,08% al minimo di sei giorni di 112,48.
Nel corso della giornata, il Regno Unito pubblicherà i dati ufficiali sull’indebitamento netto del settore pubblico, mentre gli Stati Uniti pubblicheranno i dati sulla fiducia dei consumatori rilasciati dal Conference Board, nonché i dati sui prezzi delle case una relazione sull’attività manifatturiera a Richmond.
Il cambio USD/JPY ha raggiunto il valore di 82,78 durante la mattinata di scambi europei, il minimo dal 10 febbraio, successivamente consolidandosi a 82,94, in calo dello 0,23%.
Supporto a 82,32, massimo del 10 febbraio e resistenza a 83,52, massimo del 18 febbraio.
Le proteste si sono intensificate durante la notte contro i 42 anni del governo Muammar Gheddafi, inoltre secondo Al-Jazeera gli aerei del governo hanno sparato contro i manifestanti libici.
Oltre che in Libia, le manifestazioni anti-governative continuano in diverse altre nazioni del Medio Oriente e Nord Africa, precisamente in Bahrain, Yemen, Iran e Marocco.
Nel frattempo, i mercati hanno appreso che l’agenzia di rating Moody's Investors Service ha declassato il rating del Giappone a Aa2 da negativo da stabile, per la preoccupazione che uno stallo politico costringerebbe a maggiori sforzi per affrontare l'onere del debito della nazione.
Le politiche economiche e fiscali “non possono risultare abbastanza forti da raggiungere l'obiettivo di riduzione del disavanzo di governo, e di contenere l'aumento inesorabile del debito”, ha riferito l’agenzia Moody in una dichiarazione rilasciata oggi.
Lo yen è salito anche contro l'euro, con il cambio EUR/JPY in calo dell’1,08% al minimo di sei giorni di 112,48.
Nel corso della giornata, il Regno Unito pubblicherà i dati ufficiali sull’indebitamento netto del settore pubblico, mentre gli Stati Uniti pubblicheranno i dati sulla fiducia dei consumatori rilasciati dal Conference Board, nonché i dati sui prezzi delle case una relazione sull’attività manifatturiera a Richmond.