Investing.com – Il dollaro è sceso oggi nei confronti delle principali controparti, mentre i mercati attendono l’esito dei negoziati greci, nella speranza che il paese eviti il default.
Durante gli scambi della mattinata europea, il cambio EUR/USD è salito dello 0,05% a 1,3268.
L’euro è stato spinto dalla notizia che il governo ed i creditori internazionali sono vicini all’accordo sulla ristrutturazione allo scopo di ridurre gli interessi.
La Grecia deve trovare l’accordo sulle condizioni richieste dal pacchetto di salvataggio di 130 miliardi di euro.
Stamane dati ufficiali hanno mostrato che l’export tedesco è sceso al passo più veloce degli ultimi 3 anni dicembre, con un disavanzo di 13,9 miliardi di euro contro la lettura di 14,9 miliardi del mese precedente.
I dati fomentano i timori per un calo del PIL, che potrebbe essere maggiore dello 0,25% precedentemente indicato.
Il dollaro è sceso anche nei confronti della sterlina, con GBP/USD in salita dello 0,10%, a 1,5912.
Il sentimento ha risentito delle affermazioni del presidente della Federal Reserve Ben Bernanke, il quale ha dichiarato che la banca centrale terrà gli interessi prossimi allo zero per altri 2 anni, nonostante i forti dati sull’occupazione USA che mostrano un calo della disoccupazione al minimo di 3 anni.
Ben Bernanke, davanti alla Commissione al Bilancio del Senato a Washington, ha affermato ieri che il calo della disoccupazione riflette una debolezza del mercato del lavoro.
Il biglietto verde è sceso contro lo yen ed il franco svizzero, con USD/JPY in salita dello 0,38% a 77,06 e USD/CHF in salita dello 0,16% a 0,9133.
In Svizzera i dati rilasciati oggi hanno mostrato che il tasso di disoccupazione è rimasto stabile al 3,1%, in linea con le aspettative.
Inoltre, il biglietto verde è sceso nei confronti delle controparte canadesi, australiane e neozelandesi, con USD/CAD in calo dello 0,01% a 0,9944, AUD/USD in salita dello 0,25% a 1,0834 e NZD/USD in salita dello 0,31% a 0,8383.
L'indice del dollaro, che replica la performance del biglietto verde contro un paniere di sei principali valute, è salito dello 0,01% a 78,59.
Nel corso della giornata, gli Stati Uniti pubblicheranno i dati ufficiali sulle scorte di greggio.
Durante gli scambi della mattinata europea, il cambio EUR/USD è salito dello 0,05% a 1,3268.
L’euro è stato spinto dalla notizia che il governo ed i creditori internazionali sono vicini all’accordo sulla ristrutturazione allo scopo di ridurre gli interessi.
La Grecia deve trovare l’accordo sulle condizioni richieste dal pacchetto di salvataggio di 130 miliardi di euro.
Stamane dati ufficiali hanno mostrato che l’export tedesco è sceso al passo più veloce degli ultimi 3 anni dicembre, con un disavanzo di 13,9 miliardi di euro contro la lettura di 14,9 miliardi del mese precedente.
I dati fomentano i timori per un calo del PIL, che potrebbe essere maggiore dello 0,25% precedentemente indicato.
Il dollaro è sceso anche nei confronti della sterlina, con GBP/USD in salita dello 0,10%, a 1,5912.
Il sentimento ha risentito delle affermazioni del presidente della Federal Reserve Ben Bernanke, il quale ha dichiarato che la banca centrale terrà gli interessi prossimi allo zero per altri 2 anni, nonostante i forti dati sull’occupazione USA che mostrano un calo della disoccupazione al minimo di 3 anni.
Ben Bernanke, davanti alla Commissione al Bilancio del Senato a Washington, ha affermato ieri che il calo della disoccupazione riflette una debolezza del mercato del lavoro.
Il biglietto verde è sceso contro lo yen ed il franco svizzero, con USD/JPY in salita dello 0,38% a 77,06 e USD/CHF in salita dello 0,16% a 0,9133.
In Svizzera i dati rilasciati oggi hanno mostrato che il tasso di disoccupazione è rimasto stabile al 3,1%, in linea con le aspettative.
Inoltre, il biglietto verde è sceso nei confronti delle controparte canadesi, australiane e neozelandesi, con USD/CAD in calo dello 0,01% a 0,9944, AUD/USD in salita dello 0,25% a 1,0834 e NZD/USD in salita dello 0,31% a 0,8383.
L'indice del dollaro, che replica la performance del biglietto verde contro un paniere di sei principali valute, è salito dello 0,01% a 78,59.
Nel corso della giornata, gli Stati Uniti pubblicheranno i dati ufficiali sulle scorte di greggio.