Investing.com - Il dollaro è in calo contro l’euro e lo yen questo lunedì dopo che il report sull’occupazione USA di venerdì ha indicato che la Federal Reserve potrebbe mantenere i tassi al livello attuale per un periodo più lungo.
Il cambio EUR/USD sale a 1,1852, staccandosi dal minimo di nove anni di 1,1753, segnato giovedì.
Secondo il Dipartimento per il Lavoro, l’economia USA ha aggiunto 252.000 nuovi posti di lavoro a dicembre, al di sopra dei 240.000 previsti dagli economisti. Il tasso di disoccupazione è sceso al minimo di sei anni e mezzo del 5,6%.
Il compenso medio è sceso dello 0,2% il mese scorso ed è salito di solo l’1,7% rispetto all’anno precedente.
Il calo dei compensi ha spinto gli investitori a bloccare i profitti del dollaro, poiché le aspettative di un aumento dei tassi di interesse sono state posticipate alla fine del 2015.
L’euro resta sotto pressione tra le speculazioni che la Banca Centrale Europea possa decidere di introdurre misure di allentamento monetario già durante il vertice del 22 gennaio.
Durante il fine settimana, il Governatore della banca centrale italiana ha dichiarato che la zona euro rischia di cadere ulteriormente in deflazione e che il modo migliore per contenere la minaccia è attraverso l’acquisto di bond governativi.
La coppia USD/JPY ha toccato il minimo di 118,10 questo lunedì prima di attestarsi a 118,32, mentre i mercati in Giappone sono chiusi per festa.
L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è sceso a 92,07, staccandosi dal massimo di 12 anni di 92,76 toccato la scorsa settimana.