Investing.com - Il dollaro è in calo contro lo yen e l’euro questo lunedì tra la crescente incertezza per la tempistica di un’eventuale riduzione dello stimolo della Federal Reserve, mentre sul sentimento continuano a pesare i deludenti dati manifatturieri cinesi.
Il cambio USD/JPY ha toccato un minimo della seduta di 102,65, in calo dal massimo quinquennale di venerdì di 103,91, per poi attestarsi in calo dello 0,45% a 102,74.
Supporto a 102,14, il minimo dell’11 dicembre e resistenza a 103,28, il massimo della seduta.
L’attenzione degli investitori è rivolta all’esito dell’imminente vertice di politica monetaria della Fed previsto per mercoledì, e ci si aspetta che la banca annunci una leggera riduzione del ritmo del suo programma di acquisti da 85 miliardi di dollari al mese.
I recenti segnali di un miglioramento nel mercato lavorativo e l’accordo della scorsa settimana sul bilancio biennale statunitense sono stati visti come un modo per eliminare gli ostacoli al ridimensionamento dello stimolo monetario.
Ma con le prospettive di inflazione che restano limitate, la Fed potrebbe decidere di non ridimensionare le misure di stimolo fin quando non ci saranno ulteriori indicazioni che la ripresa sia veramente stabile.
Lo yen ha ricevuto un ulteriore stimolo dopo i dati di oggi che hanno mostrato un calo della lettura preliminare dell’indice manifatturiero HSBC cinese al minimo degli ultimi tre mesi di 50,5 a dicembre da una lettura finale di 50,8 a novembre.
Gli economisti avevano previsto un aumento dell’indice a 51,0.
L’euro è in salita contro il dollaro, con EUR/USD in salita dello 0,11% a 1,3756. I guadagni dell’euro sono rimasti limitati in vista dei dati sull’attività del settore privato che saranno pubblicati nel corso della giornata.
Il dollaro australiano è in calo contro il dollaro USA in seguito ai dati cinesi, con AUD/USD giù dello 0,16% a 0,8952, restando poco al di sopra del minimo di tre mesi di 0,8908 raggiunto venerdì.
Il cambio USD/JPY ha toccato un minimo della seduta di 102,65, in calo dal massimo quinquennale di venerdì di 103,91, per poi attestarsi in calo dello 0,45% a 102,74.
Supporto a 102,14, il minimo dell’11 dicembre e resistenza a 103,28, il massimo della seduta.
L’attenzione degli investitori è rivolta all’esito dell’imminente vertice di politica monetaria della Fed previsto per mercoledì, e ci si aspetta che la banca annunci una leggera riduzione del ritmo del suo programma di acquisti da 85 miliardi di dollari al mese.
I recenti segnali di un miglioramento nel mercato lavorativo e l’accordo della scorsa settimana sul bilancio biennale statunitense sono stati visti come un modo per eliminare gli ostacoli al ridimensionamento dello stimolo monetario.
Ma con le prospettive di inflazione che restano limitate, la Fed potrebbe decidere di non ridimensionare le misure di stimolo fin quando non ci saranno ulteriori indicazioni che la ripresa sia veramente stabile.
Lo yen ha ricevuto un ulteriore stimolo dopo i dati di oggi che hanno mostrato un calo della lettura preliminare dell’indice manifatturiero HSBC cinese al minimo degli ultimi tre mesi di 50,5 a dicembre da una lettura finale di 50,8 a novembre.
Gli economisti avevano previsto un aumento dell’indice a 51,0.
L’euro è in salita contro il dollaro, con EUR/USD in salita dello 0,11% a 1,3756. I guadagni dell’euro sono rimasti limitati in vista dei dati sull’attività del settore privato che saranno pubblicati nel corso della giornata.
Il dollaro australiano è in calo contro il dollaro USA in seguito ai dati cinesi, con AUD/USD giù dello 0,16% a 0,8952, restando poco al di sopra del minimo di tre mesi di 0,8908 raggiunto venerdì.