Investing.com - Il dollaro è pressoché invariato contro l’euro e lo yen questo lunedì, dopo essersi indebolito venerdì per via dei dati economici statunitensi deludenti che hanno alimentato i timori che la ripresa economica stia perdendo lo slancio.
Il cambio EUR/USD si è attestato a 1,0869, non lontano dal massimo di due settimane di 1,0899 segnato venerdì.
Il dollaro si è indebolito quando venerdì il Dipartimento per il Commercio ha riportato che gli ordinativi di beni durevoli, velivoli esclusi, sono scesi dello 0,5% a marzo, dopo un calo rivisto al ribasso del 2,2% a febbraio.
Il dato generale ha visto un aumento del 4,0%, superando le aspettative di una crescita dello 0,6%, ma l’attenzione degli investitori è rimasta focalizzata sul dato debole del report.
I dati hanno seguito i recenti report deludenti sull’occupazione, le vendite al dettaglio e la produzione industriale, e si uniscono ai segnali di un rallentamento della crescita economica visti dall’inizio dell’anno.
I report poco incoraggianti hanno alimentato ulteriormente la pressione sul dollaro che era già stato colpito dalla decisione degli investitori di rinviare le aspettative sulla tempistica di un primo aumento dei tassi da parte della Federal Reserve.
I rialzi dell’euro sono rimasti limitati poiché persiste il clima di apprensione legato alle trattative sul debito della Grecia. I ministri delle finanze della zona euro venerdì hanno dichiarato che la Grecia dovrà presentare un piano di riforme economiche completo entro l’inizio di maggio per poter avere accesso ad ulteriori aiuti.
La coppia USD/JPY sale a 119,14 da 118,82 segnato alla chiusura di venerdì.
L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, si è attestato a 97,19, vicino al minimo di tre settimane di 96,9 registrato venerdì.