Investing.com - Il prezzo del greggio è in salita negli scambi di questo mercoledì, in attesa del bollettino mensile dell’OPEC alla ricerca di ulteriori conferme del rispetto dei tagli alla produzione in corso.
Il greggio con consegna a febbraio sul New York Mercantile Exchange è in salita di 24 centesimi o dello 0,5%, a 52,72 dollari al barile alle 3:50AM ET (08:50GMT) dopo essere salito di 11 centesimi, o dello 0,2%, nella giornata di ieri.
Sull’ICE Futures Exchange di Londra il Brent con consegna a marzo è in salita di 33 centesimi, o dello 0,6%, a 55,80 dollari al barile, dopo il calo di 39 centesimi, o dello 0,7%, registrato ieri.
Il 1° gennaio ha rappresentato l’avvio dell’accordo tra paesi OPEC e non OPEC, con a capo la Russia, volto al taglio della produzione pari a 1,8 milioni di barili al giorno.
L’accordo, se implementato come previsto, dovrebbe ridurre la produzione del 2%. Tuttavia, alcuni investitori restano scettici sull’effettiva implementazione dell’accordo. Nonostante le indicazioni che i principali produttori di greggio, come Arabia Saudita e Kuwait, starebbero rispettando i tagli alla produzione, altri produttori come la Libia, stanno aumentando la produzione.
I trader attendono per oggi i dati settimanali sulle scorte USA di greggio e prodotti raffinati.
L’American Petroleum Institute rilascerà il report settimanale oggi alle 4:30PM ET (21:30 GMT). I dati ufficiali della Energy Information Administration sono invece previsti domani, nelle previsioni di un calo di 960.000 barili.
I report di questa settimana saranno pubblicati con un giorno di ritardo a causa della chiusura festiva del Martin Luther King Jr. Day.
Sul Nymex, i future della benzina con consegna a febbraio salgono di 1,1 centesimi, o dello 0,7%, a 1,613 dollari al gallone, mentre il combustibile da riscaldamento con consegna a febbraio sale di 0,8 centesimi, o dello 0,5%, a 1,657 dollari al gallone.
I future del gas naturale con consegna a febbraio salgono di 4,2 centesimi, o dell’1,2%, a 3,370 dollari per milione di BTU.