Investing.com – L’euro è sceso al minimo di 22 mesi contro la sterlina lunedì, nei timori per le previsioni economiche e finanziarie in Spagna, mentre la visione che la sterlina sia un’alternativa più sicura dell’euro e del dollaro ha spinto la moneta britannica.
Durante la mattinata europea, il cambio EUR/GBP ha toccato 0,8125, il minimo dal 30 giugno 2010; successivamente il cambio si è attestato a 0,8130 in calo dello 0,23%.
Supporto a breve termine a 0,8067, minimo del 29 giugno 2010 e resistenza a breve termine a 0,8144, massimo della sessione.
Intanto gli investitori restano cauti per via dei timori in Spagna, dopo che i dati ufficiali hanno confermato la recessione in atto ed una contrazione del PIL del primo trimestre dello 0,3% e dello 0,4% su base annua.
La reazione del mercato è rimasto cauta poiché i dati sono stati leggermente migliori rispetto alle stime rilasciate dalla Banca di Spagna la scorsa settimana, che vedevano una contrazione dello 0,4% nel primo trimestre e una contrazione dello 0,5% su base annua.
I dati sono arrivati dopo un rapporto del governo di venerdì dal quale è emerso che il tasso di disoccupazione del paese è salito ad un record di 24,4% nel primo trimestre.
I dati hanno fatto seguito alla decisione dell’agenzia di rating Standard & Poor’s di tagliare il credito a lungo termine di 2 tacche, dichiarando che la recessione contrasterà gli sforzi del governo per ridurre uno dei deficit più ampi nel blocco della moneta unica.
I dati deludenti sul PIL USA hanno alimentato aspettative che la Fed introdurrà ulteriori misure di allentamento monetario per rilanciare la crescita della più grande economia mondiale.
La sterlina è rimasta supportata nonostante i dati ufficiali che mostrano che l’economia britannica è entrata in recessione nel primo trimestre, con gli investitori che continuano a vedere al sterlina come alternativa rifugio all’euro.
La sterlina è vicina al massimo di 8 mesi contro il dollaro, con GBP/USD in salita dello 0,08% a 1,6275.
Nel corso della giornata gli USA rilasceranno i dati del governo sull’IPC delle spese personali core, seguito da un report sull’attività di Chicago.
Durante la mattinata europea, il cambio EUR/GBP ha toccato 0,8125, il minimo dal 30 giugno 2010; successivamente il cambio si è attestato a 0,8130 in calo dello 0,23%.
Supporto a breve termine a 0,8067, minimo del 29 giugno 2010 e resistenza a breve termine a 0,8144, massimo della sessione.
Intanto gli investitori restano cauti per via dei timori in Spagna, dopo che i dati ufficiali hanno confermato la recessione in atto ed una contrazione del PIL del primo trimestre dello 0,3% e dello 0,4% su base annua.
La reazione del mercato è rimasto cauta poiché i dati sono stati leggermente migliori rispetto alle stime rilasciate dalla Banca di Spagna la scorsa settimana, che vedevano una contrazione dello 0,4% nel primo trimestre e una contrazione dello 0,5% su base annua.
I dati sono arrivati dopo un rapporto del governo di venerdì dal quale è emerso che il tasso di disoccupazione del paese è salito ad un record di 24,4% nel primo trimestre.
I dati hanno fatto seguito alla decisione dell’agenzia di rating Standard & Poor’s di tagliare il credito a lungo termine di 2 tacche, dichiarando che la recessione contrasterà gli sforzi del governo per ridurre uno dei deficit più ampi nel blocco della moneta unica.
I dati deludenti sul PIL USA hanno alimentato aspettative che la Fed introdurrà ulteriori misure di allentamento monetario per rilanciare la crescita della più grande economia mondiale.
La sterlina è rimasta supportata nonostante i dati ufficiali che mostrano che l’economia britannica è entrata in recessione nel primo trimestre, con gli investitori che continuano a vedere al sterlina come alternativa rifugio all’euro.
La sterlina è vicina al massimo di 8 mesi contro il dollaro, con GBP/USD in salita dello 0,08% a 1,6275.
Nel corso della giornata gli USA rilasceranno i dati del governo sull’IPC delle spese personali core, seguito da un report sull’attività di Chicago.