Investing.com – L’euro è sceso al minimo di tre settimane contro lo yen quest’oggi, dopo i dati economici deludenti provenienti dalla zona euro che continuano a pesare; intanto i nuovi segni di ripresa USA allentano le aspettative della Federal Reserve.
Nel pomeriggio degli scambi europei il cambio EUR/JPY ha toccato 108,07 , il minimo dal 13 marzo; successivamente il cambio si è attestato a 107,99, in calo dell’1,44%.
Supporto a 107,50, minimo del 12 marzo e resistenza a 109,68, massimo giornaliero.
Il sentimento sull’euro è stato colpito dopo che il costo per assicurare il debito spagnolo contro un default è schizzato stamane: la Spagna ha venduto 2,59 miliardi di euro in titoli di stato, contro il target fissato di 3,5 miliardi di euro, nel corso della prima asta del debito dopo le misure di austerità della scorsa settimana.
L’asta è giunta dopo i dati rilasciati oggi che hanno mostrato che il settore dei servizi si è contratto per la sesta volta in 7 mesi, rinforzando l’idea che la zona euro sia entrata in una recessione tecnica.
Sempre oggi la BCE ha lasciato invariato il tasso di interesse all’1,00% in una decisione ampiamente attesa.
In seguito alla decisione il Presidente della BCE Mario Draghi ha dichiarato che la crescita si è “stabilizzata a livelli bassi” e che una ripresa moderata è attesa nel corso dell’anno.
Un secondo report ha mostrato un calo delle vendite al dettaglio inaspettato a febbraio, segnando -0,1% contro l’atteso l’aumento dello 0,1%; su base annua il dato ha segnato -2,1%.
Intanto in Germania i dati ufficiali mostrano un aumento dello 0,3% degli ordinativi industriali a febbraio, al di sotto del previsto aumento dell’1,2%, rinnovando i timori per le previsioni economiche della principale economia.
In un rapporto, la società di elaborazione buste paga ADP ha dichiarato che non l’occupazione non agricola privata è aumentata di un destagionalizzato 209.000 nel mese di marzo, contro le attese per un aumento di 200.000.
Lo yen è salito contro il dollaro, con USD/JPY in calo dello 0,57, a 82,33.
Intanto gli Stati Uniti produrranno un report dell’ISM sul settore dei servizi ed i dati sulle scorte di petrolio.
Nel pomeriggio degli scambi europei il cambio EUR/JPY ha toccato 108,07 , il minimo dal 13 marzo; successivamente il cambio si è attestato a 107,99, in calo dell’1,44%.
Supporto a 107,50, minimo del 12 marzo e resistenza a 109,68, massimo giornaliero.
Il sentimento sull’euro è stato colpito dopo che il costo per assicurare il debito spagnolo contro un default è schizzato stamane: la Spagna ha venduto 2,59 miliardi di euro in titoli di stato, contro il target fissato di 3,5 miliardi di euro, nel corso della prima asta del debito dopo le misure di austerità della scorsa settimana.
L’asta è giunta dopo i dati rilasciati oggi che hanno mostrato che il settore dei servizi si è contratto per la sesta volta in 7 mesi, rinforzando l’idea che la zona euro sia entrata in una recessione tecnica.
Sempre oggi la BCE ha lasciato invariato il tasso di interesse all’1,00% in una decisione ampiamente attesa.
In seguito alla decisione il Presidente della BCE Mario Draghi ha dichiarato che la crescita si è “stabilizzata a livelli bassi” e che una ripresa moderata è attesa nel corso dell’anno.
Un secondo report ha mostrato un calo delle vendite al dettaglio inaspettato a febbraio, segnando -0,1% contro l’atteso l’aumento dello 0,1%; su base annua il dato ha segnato -2,1%.
Intanto in Germania i dati ufficiali mostrano un aumento dello 0,3% degli ordinativi industriali a febbraio, al di sotto del previsto aumento dell’1,2%, rinnovando i timori per le previsioni economiche della principale economia.
In un rapporto, la società di elaborazione buste paga ADP ha dichiarato che non l’occupazione non agricola privata è aumentata di un destagionalizzato 209.000 nel mese di marzo, contro le attese per un aumento di 200.000.
Lo yen è salito contro il dollaro, con USD/JPY in calo dello 0,57, a 82,33.
Intanto gli Stati Uniti produrranno un report dell’ISM sul settore dei servizi ed i dati sulle scorte di petrolio.