Investing.com – L’euro è vicino al minimo di un mese contro lo yen quest’oggi, tra i timori per la zona euro ed uno yen supportato dalla decisione della Banca del Giappone di evitare ulteriori misure di allentamento.
Nel pomeriggio degli scambi europei il cambio EUR/JPY ha toccato 105,96 , il minimo dal 4 marzo; successivamente il cambio si è attestato a 106,32, in calo dello 0,46%.
Supporto a 105,42, minimo del 22 febbraio e resistenza a 107,45, massimo giornaliero.
I timori sulla crisi del debito nella zona euro hanno pesato sulla propensione al rischio. Stamane il rendimento dei titoli spagnoli a 10 anni è schizzato al 5,8%, il massimo da dicembre, nei timori per l’eventualità della necessità di un salvataggio da qui a breve.
Intanto il primo ministro spagnolo Mariano Rajoy ha reiterato la fermezza nel voler ridurre il deficit del 3% del PIL del prossimo 2013.
Il sentimento sull’euro è andato sotto pressione dopo i dati che mostrano un calo inaspettato per aprile della fiducia degli investitori nella zona euro, in territorio negativo per il nono mese consecutivo.
L’indice Sentix della fiducia degli investitori è sceso a meno 14,7 ad aprile, contro la lettura di meno 8,2 di marzo. Gli analisti si aspettavano un modesto miglioramento dell’indice a meno 8,1.
I dati più deboli del previsto sull’occupazione negli Stati Uniti hanno acceso i dubbi sulla ripresa USA, riavviando le aspettative che Fed possa lanciare un nuovo round di allentamento quantitativo, che indebolirebbe il dollaro.
La Banca del Giappone ha lasciato invariato il tasso di interesse vicino allo zero, lasciando inoltre invariato il programma di acquisto di asset a 30 mila miliardi di yen, in una decisione ampiamente prevista.
La banca centrale ha dichiarato che nessun membro ha proposto alcun allentamento, durante l’ultimo meeting di due giorni di politica monetaria, nonostante gli investitori si attendano nuove misure per il prossimo meeting del 27 aprile.
Lo yen è salito contro il dollaro, con USD/JPY in calo dello 0,53, a 81,05.
Sempre oggi i dati ufficiali hanno mostrato che la produzione industriale francese è salita dello 0,3% a febbraio, allentando i timori per la seconda economia della zona euro.
Nel pomeriggio degli scambi europei il cambio EUR/JPY ha toccato 105,96 , il minimo dal 4 marzo; successivamente il cambio si è attestato a 106,32, in calo dello 0,46%.
Supporto a 105,42, minimo del 22 febbraio e resistenza a 107,45, massimo giornaliero.
I timori sulla crisi del debito nella zona euro hanno pesato sulla propensione al rischio. Stamane il rendimento dei titoli spagnoli a 10 anni è schizzato al 5,8%, il massimo da dicembre, nei timori per l’eventualità della necessità di un salvataggio da qui a breve.
Intanto il primo ministro spagnolo Mariano Rajoy ha reiterato la fermezza nel voler ridurre il deficit del 3% del PIL del prossimo 2013.
Il sentimento sull’euro è andato sotto pressione dopo i dati che mostrano un calo inaspettato per aprile della fiducia degli investitori nella zona euro, in territorio negativo per il nono mese consecutivo.
L’indice Sentix della fiducia degli investitori è sceso a meno 14,7 ad aprile, contro la lettura di meno 8,2 di marzo. Gli analisti si aspettavano un modesto miglioramento dell’indice a meno 8,1.
I dati più deboli del previsto sull’occupazione negli Stati Uniti hanno acceso i dubbi sulla ripresa USA, riavviando le aspettative che Fed possa lanciare un nuovo round di allentamento quantitativo, che indebolirebbe il dollaro.
La Banca del Giappone ha lasciato invariato il tasso di interesse vicino allo zero, lasciando inoltre invariato il programma di acquisto di asset a 30 mila miliardi di yen, in una decisione ampiamente prevista.
La banca centrale ha dichiarato che nessun membro ha proposto alcun allentamento, durante l’ultimo meeting di due giorni di politica monetaria, nonostante gli investitori si attendano nuove misure per il prossimo meeting del 27 aprile.
Lo yen è salito contro il dollaro, con USD/JPY in calo dello 0,53, a 81,05.
Sempre oggi i dati ufficiali hanno mostrato che la produzione industriale francese è salita dello 0,3% a febbraio, allentando i timori per la seconda economia della zona euro.