Investing.com - L’euro è al minimo della seduta questo martedì con le trattative tra la Grecia ed i suoi creditori internazionali oramai su un binario morto; si fa sempre più concreto il rischio di un default greco e dell’uscita dalla zona euro.
Il cambio EUR/USD ha toccato i minimi di 1,1210, per poi attestarsi a 1,1215, in calo dello 0,62% sulla giornata.
Le trattative svoltesi domenica a Bruxelles tra la Grecia ed i funzionari europei non hanno portato ad un accordo, vista la mancanza di proposte dalla Grecia, facendo avvicinare Atene al default.
L’Europa ha richiesto alla Grecia un taglio delle spese per un totale di 2 miliardi di euro, misura che consentirebbe di raggiungere un accordo per sbloccare nuovi aiuti finanziari prima della scadenza del piano di salvataggio, prevista alla fine di giugno, quando il paese dovrà restituire al Fondo Monetario Internazionale 1,6 miliardi di euro.
Il Primo Ministro greco Alexis Tsipras ha riferito ai leader dell’opposizione che la Grecia non verserà quanto dovuto al FMI il 30 giugno se non sarà trovato prima un accordo coi creditori.
Il Ministro delle Finanze greco Yanis Varoufakis ha dichiarato che Atene non presenterà nessun nuovo piano di riforme durante il vertice dei ministri delle finanze della zona euro, previsto per giovedì.
Intanto, il rendimento dei bond spagnoli, italiani e portoghesi è in salita questo martedì, mentre la prospettiva di un default greco scuote i mercati. Il rendimento sale al calare dei prezzi.
Sempre oggi i dati hanno mostrato che il sentimento degli investitori tedeschi è peggiorato fortemente questo mese, a causa dell’incertezza sul futuro della Grecia.
L’indice ZEW sulle aspettative economiche è sceso a 31,5 da 41,9 lo scorso mese, contro le aspettative di un calo a 37,1.
L’euro è in calo contro lo yen, con la coppia EUR/JPY in calo dello 0,59% a 138,40 ed il cambio EUR/GBP in calo dello 0,72% a 0,7180.
L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, sale dello 0,38% a 95,43, sostenuto dall’indebolimento dell’euro.
Gli investitori attendono la dichiarazione di politica monetaria della Fed, che sarà resa nota domani, per avere nuove indicazioni sulla tempistica dell’aumento dei tassi di interesse.
I recenti dati economici positivi, tra cui quelli sull’aumento dell’occupazione e sulle vendite al dettaglio, hanno alimentato le aspettative di un aumento dei tassi Fed in occasione del vertice di settembre.