Investing.com - L’euro si avvicina al nuovo minimo di due anni contro il dollaro questo lunedì, in seguito alle dichiarazioni del membro del consiglio direttivo BCE Ewald Nowotny che hanno pesato sulla moneta unica.
Nel pomeriggio degli scambi europei il cambio EUR/USD è sceso a 1,2248, il minimo dal 2012, ed è successivamente sceso dello 0,15% a 1,2263.
Il sentimento sulla moneta unica è rimasto vulnerabile dopo che il membro del consiglio direttivo BCE Ewald Nowotny ha dichiarato che la zona euro soffre di un “forte indebolimento” e che c’è una “grande probabilità” che l’inflazione della zona euro continuerà a scendere nei prossimi mesi.
Le dichiarazioni sono giunte dopo i dati che hanno mostrato che la produzione industriale in Germania è salita solo dello 0,2% ad ottobre, mentre i dati di settembre sono stati rivisti al ribasso all’1,1% dall’1,4%. I dati hanno alimentato i timori per le previsioni di crescita.
I mercati restano cauti dopo i dati rilasciati oggi in Giappone che hanno mostrato una contrazione del prodotto interno lordo pari all’1,9% annuo, contro la stima preliminare di un calo dell’1,6%.
Su base trimestrale l’economia ha visto una contrazione dello 0,5% nel trimestre terminato a settembre, contro le aspettative di una contrazione dello 0,4%.
Un secondo report ha mostrato che le esportazioni cinesi hanno segnato un aumento del 4,7% rispetto allo scorso anno, contro le aspettative di un aumento del 7,9%, mentre le importazioni sono scese del 6,7%. I dati deboli hanno alimentato i timori per la seconda economia mondiale.
Intanto, il dollaro continua ad essere sostenuto dai forti dati sull’occupazione USA di novembre che hanno evidenziato la divergenza tra la ripresa statunitense e quella del resto del mondo.
L’economia statunitense ha segnato 312.000 nuovi posti di lavoro a novembre, superando i 225.000 previsti dagli economisti e segnando il maggiore aumento mensile degli ultimi tre anni.
Il dato di settembre è stato rivisto al rialzo a 243.000 unità dalle 214.000 precedentemente riportate; il tasso di disoccupazione è rimasto invariato al minimo di sei anni del 5,8%.
I dati sull’occupazione decisamente postivi hanno spinto i mercati ad anticipare le aspettative per il primo aumento dei tassi di interesse a metà 2015, dal settembre 2015.
L’euro è più debole contro lo yen, con EUR/JPY in calo dello 0,59% a 148,36, staccandosi dal massimo di sei anni di 149,77.
L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, ha toccato 89,56, il massimo dal marzo 2009.