Investing.com – L’euro vola ai massimi della seduta contro il dollaro statunitense questo giovedì, in seguito ad un’asta di titoli di stato spagnoli che ha ricevuto una forte domanda ed ha visto scendere i costi di prestito.
Nella mattinata degli scambi europei il cambio EUR/USD ha toccato 1,3362, il massimo da martedì, successivamente il cambio si è attestato a 1,3353, in salita dello 0,49%.
Supporto a 1,3269, minimo della seduta e resistenza a 1,3403, massimo del 14 gennaio e di 11 mesi.
Il tesoro spagnolo ha collocato 4,5 miliardi di euro debito, in linea con la somma prevista.
La domanda è stata forte, tanto da superare l’offerta 2,3 volte contro un rapporto “bid-to-cover” di 2,59 dell’asta precedente.
Il rendimento dei titoli a 5 anni è sceso a 3,77%, dal 3,99% di un’asta simile della scorsa settimana, mentre il rendimento dei titoli a 2 anni è sceso a 2,71% contro il 3,35% di un’asta simile dello scorso mese.
Il sentimento sulla moneta unica resta sostenuto dalle dichiarazioni di un membro del Consiglio BCE, il quale ha affermato che la moneta unica si è stabilizzata, indicando che la banca non è preoccupata dal recente apprezzamento dell’euro.
Il Fondo Monetario Internazionale ha rilasciato la nuova tranche di salvataggio alla Grecia, evitandole un default.
L’euro è ad un nuovo massimo di 9 mesi contro la sterlina, con EUR/GBP in salita dello 0,43% a 0,8337, e si è riavvicinato al massimo di 20 mesi contro lo yen, con EUR/JPY in salita dell’1,33% a 118,99.
Nel corso della giornata gli Stati Uniti rilasceranno i dati sulle concessioni edilizie e sulle nuove costruzioni, inoltre saranno rilasciati i dati sulle nuove richieste di sussidio di disoccupazione e sull’attività manifatturiera di Philadelphia.
Nella mattinata degli scambi europei il cambio EUR/USD ha toccato 1,3362, il massimo da martedì, successivamente il cambio si è attestato a 1,3353, in salita dello 0,49%.
Supporto a 1,3269, minimo della seduta e resistenza a 1,3403, massimo del 14 gennaio e di 11 mesi.
Il tesoro spagnolo ha collocato 4,5 miliardi di euro debito, in linea con la somma prevista.
La domanda è stata forte, tanto da superare l’offerta 2,3 volte contro un rapporto “bid-to-cover” di 2,59 dell’asta precedente.
Il rendimento dei titoli a 5 anni è sceso a 3,77%, dal 3,99% di un’asta simile della scorsa settimana, mentre il rendimento dei titoli a 2 anni è sceso a 2,71% contro il 3,35% di un’asta simile dello scorso mese.
Il sentimento sulla moneta unica resta sostenuto dalle dichiarazioni di un membro del Consiglio BCE, il quale ha affermato che la moneta unica si è stabilizzata, indicando che la banca non è preoccupata dal recente apprezzamento dell’euro.
Il Fondo Monetario Internazionale ha rilasciato la nuova tranche di salvataggio alla Grecia, evitandole un default.
L’euro è ad un nuovo massimo di 9 mesi contro la sterlina, con EUR/GBP in salita dello 0,43% a 0,8337, e si è riavvicinato al massimo di 20 mesi contro lo yen, con EUR/JPY in salita dell’1,33% a 118,99.
Nel corso della giornata gli Stati Uniti rilasceranno i dati sulle concessioni edilizie e sulle nuove costruzioni, inoltre saranno rilasciati i dati sulle nuove richieste di sussidio di disoccupazione e sull’attività manifatturiera di Philadelphia.