Investing.com – L’euro segna dei nuovi massimi della seduta contro il dollaro statunitense questo giovedì, dopo che il sentimento dei mercati è stato sostenuto da un’asta di titoli di stato spagnoli che ha ricevuto una forte domanda ed ha visto scendere i costi di prestito.
Nel pomeriggio degli scambi europei il cambio EUR/USD ha toccato 1,3378, il massimo da martedì, successivamente il cambio si è attestato a 1,3371, in salita dello 0,63%.
Supporto a 1,3269, minimo della seduta e resistenza a 1,3403, massimo del 14 gennaio e di 11 mesi.
Il tesoro spagnolo ha collocato 4,5 miliardi di euro debito, in linea con la somma prevista.
La domanda è stata forte, tanto da superare l’offerta 2,3 volte contro un rapporto “bid-to-cover” di 2,59 dell’asta precedente.
Il rendimento dei titoli a 5 anni è sceso a 3,77%, dal 3,99% di un’asta simile della scorsa settimana, mentre il rendimento dei titoli a 2 anni è sceso a 2,71% contro il 3,35% di un’asta simile dello scorso mese.
Il sentimento sulla moneta unica resta sostenuto dalle dichiarazioni di un membro del Consiglio BCE, il quale ha affermato che la moneta unica si è stabilizzata, indicando che la banca non è preoccupata dal recente apprezzamento dell’euro.
Intanto il report mensile della BCE ha affermato che di prevede continui una debolezza economica nella zona euro, ma si legge inoltre che l’economia dovrebbe iniziare a riprendersi gradualmente nel corso dell’anno.
L’euro è al massimo di 9 mesi contro la sterlina, con EUR/GBP in salita dello 0,47% a 0,8340, ed è popo al di sotto del massimo di 20 mesi contro lo yen, con EUR/JPY in salita dell’1,69% a 119,42.
Lo yen si è indebolito per via delle aspettative di misure di stimolo più aggressive da parte della Banca del Giappone nel corso del prossimo vertice di martedì.
Nel corso della giornata gli Stati Uniti rilasceranno i dati sulle concessioni edilizie e sui nuovi cantieri edili, inoltre saranno rilasciati i dati sulle nuove richieste di sussidio di disoccupazione e sull’attività manifatturiera di Philadelphia.
Nel pomeriggio degli scambi europei il cambio EUR/USD ha toccato 1,3378, il massimo da martedì, successivamente il cambio si è attestato a 1,3371, in salita dello 0,63%.
Supporto a 1,3269, minimo della seduta e resistenza a 1,3403, massimo del 14 gennaio e di 11 mesi.
Il tesoro spagnolo ha collocato 4,5 miliardi di euro debito, in linea con la somma prevista.
La domanda è stata forte, tanto da superare l’offerta 2,3 volte contro un rapporto “bid-to-cover” di 2,59 dell’asta precedente.
Il rendimento dei titoli a 5 anni è sceso a 3,77%, dal 3,99% di un’asta simile della scorsa settimana, mentre il rendimento dei titoli a 2 anni è sceso a 2,71% contro il 3,35% di un’asta simile dello scorso mese.
Il sentimento sulla moneta unica resta sostenuto dalle dichiarazioni di un membro del Consiglio BCE, il quale ha affermato che la moneta unica si è stabilizzata, indicando che la banca non è preoccupata dal recente apprezzamento dell’euro.
Intanto il report mensile della BCE ha affermato che di prevede continui una debolezza economica nella zona euro, ma si legge inoltre che l’economia dovrebbe iniziare a riprendersi gradualmente nel corso dell’anno.
L’euro è al massimo di 9 mesi contro la sterlina, con EUR/GBP in salita dello 0,47% a 0,8340, ed è popo al di sotto del massimo di 20 mesi contro lo yen, con EUR/JPY in salita dell’1,69% a 119,42.
Lo yen si è indebolito per via delle aspettative di misure di stimolo più aggressive da parte della Banca del Giappone nel corso del prossimo vertice di martedì.
Nel corso della giornata gli Stati Uniti rilasceranno i dati sulle concessioni edilizie e sui nuovi cantieri edili, inoltre saranno rilasciati i dati sulle nuove richieste di sussidio di disoccupazione e sull’attività manifatturiera di Philadelphia.