ROMA (Reuters) - 13 ottobre (Reuters) - L'azionario asiatico tocca i minimi degli ultimi sette mesi sulla scia dei timori per la congiuntura economica globale.
L'indice MSCI della regione, che esclude il Giappone, cede lo 0,8%, estendendo la perdita di 1,1 punti percentuali accumulati la scorsa settimana.
Il calo delle piazze asiatiche arriva dopo che venerdì l'azionario Usa è crollato dell'1,2% e l'indice CBOE sulla volatilità, più comunemente noto come indice della paura, ha raggiunto il livello più alto degli ultimi due anni.
"L'avversione al rischio prevale in modo preoccupante con la ripresa che sembra meno certa", dice William Nicholls, trader di Capital Spreads.
Tokyo, chiusa per festività, evita per ora il contagio da panico.
Ad HONG KONG l'indice Hang seng cede lo 0,5%. I titoli che mettono a segno la performance peggiore sono PetroChina (-2,1%), Kunlun Energy (-3,9%) e Lenovo Group (-3,7%). Tra gli analisti prevale tuttavia una nota di cauto ottimismo che induce a ritenere limitati ulteriori dati, anche alla luce dei dati macro che arriveranno dalla Cina nelle prossime due settimane. "Gli investitori non sono troppo rialzisti o ribassisti in questo momento", dice Alex Wong, di Ample Finance group.
A TAIPEI l'indice he perso il 2,8%, trascinato al ribasso dalle società che producono semiconduttori. Taiwan Semiconductor Manufacturing perde il 3,5%, mentre United Microelectronics il 4,5%.
A SIDNEY l'indice S&P/ASX 200 tocca il minimo da febbraio. A guidare i ribassi sono le banche, che subiscono i timori per le attese di un rialzo dei tassi negli Stati Uniti. Commonwealth Bank of Australia cede lo 0,9%, Westpac Banking Corp l'1%.
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