Investing.com – L’euro continua a salire contro il dollaro statunitense nella giornata di mercoledì, fino a toccare un massimo di due settimane, sollevato da un crescente senso di ottimismo sul voto del parlamento greco per le misure volte ad evitare che il paese sia inadempiente ai suoi debiti.
Il cambio EUR/USD ha toccato 1,4448 nel primo pomeriggio di scambi europei, il massimo dal 15 giugno; la coppia successivamente si è consolidata a 1,4433, in aumento dello 0,43%.
Supporto a 1,4236, minimo di martedì e resistenza a breve termine a 1,4496, massimo del 14 giugno.
Nel corso della giornata, in Grecia il parlamento esprimerà un voto sul piano di rigore necessario per assicurarsi una tranche di 12 miliardi del fondo di salvataggio dall’Unione Europea e del Fondo Monetario Internazionale.
Prima del voto, uno dei tre deputati del partito socialista del Primo Ministro George Papandreou, ha fatto marcia indietro dichiarando che avrebbe sostenuto il piano di rigore.
Nel frattempo, il governatore della banca centrale greca e policy-maker della Banca centrale europea, George Provopoulos, ha avvertito che un voto 'no' sarebbe un “suicidio” per la Grecia.
La moneta unica è stata spinta dalle dichiarazioni di ieri del presidente della Banca Centrale Europea Jean-Claude Trichet, il quale ha affermato che la banca è stata in “modalità di stretta vigilanza”, segnalando un possibile aumento tassi nel corso della riunione della prossima settimana.
L'euro è salito anche contro la sterlina, con EUR/GBP in aumento dello 0,20% a 0,8999.
Nel corso della giornata, gli Stati Uniti pubblicheranno i dati relativi alle vendite di case in corso.
Il cambio EUR/USD ha toccato 1,4448 nel primo pomeriggio di scambi europei, il massimo dal 15 giugno; la coppia successivamente si è consolidata a 1,4433, in aumento dello 0,43%.
Supporto a 1,4236, minimo di martedì e resistenza a breve termine a 1,4496, massimo del 14 giugno.
Nel corso della giornata, in Grecia il parlamento esprimerà un voto sul piano di rigore necessario per assicurarsi una tranche di 12 miliardi del fondo di salvataggio dall’Unione Europea e del Fondo Monetario Internazionale.
Prima del voto, uno dei tre deputati del partito socialista del Primo Ministro George Papandreou, ha fatto marcia indietro dichiarando che avrebbe sostenuto il piano di rigore.
Nel frattempo, il governatore della banca centrale greca e policy-maker della Banca centrale europea, George Provopoulos, ha avvertito che un voto 'no' sarebbe un “suicidio” per la Grecia.
La moneta unica è stata spinta dalle dichiarazioni di ieri del presidente della Banca Centrale Europea Jean-Claude Trichet, il quale ha affermato che la banca è stata in “modalità di stretta vigilanza”, segnalando un possibile aumento tassi nel corso della riunione della prossima settimana.
L'euro è salito anche contro la sterlina, con EUR/GBP in aumento dello 0,20% a 0,8999.
Nel corso della giornata, gli Stati Uniti pubblicheranno i dati relativi alle vendite di case in corso.