Investing.com – L’euro si è staccato dai massimi della seduta toccati questo giovedì, in seguito alla pubblicazione di dati USA incoraggianti sugli ordinativi di beni durevoli core e sull’occupazione, dati che hanno allentato le aspettative verso un ulteriore stimolo da parte della Fed.
Nella mattinata degli scambi europei il cambio EUR/USD si è staccato da 1,3022 il massimo dal 23 ottobre, per attestasi a 1,2982, in salita dello 0,08%.
Supporto a 1,2919, minimo di mercoledì e resistenza a 1,3074, massimo di martedì.
I dati ufficiali di oggi hanno mostrato che gli ordinativi di beni durevoli sono rimbalzati dal forte calo del mese precedente, toccando il livello più alto da gennaio 2010, mentre gli ordinativi di beni core sono saliti più del previsto.
Il Dipartimento per il Commercio USA ha dichiarato che il totale degli ordinativi di beni durevoli, compresi i mezzi di trasporto, sono saliti di un destagionalizzato 9,9% a settembre, contro le aspettative di un aumento del 7,1%.
Gli ordinativi di beni durevoli per agosto sono stati rivisti ad un calo del 13,1% contro il precedente calo del 13,2%.
Gli ordinativi di beni durevoli core, esclusi i mezzi di trasporto sono saliti di un destagionalizzato 2% lo scorso mese, contro le aspettative di un aumento dello 0,8%.
Il Dipartimento per il Lavoro USA ha dichiarato inoltre che il numero di persone che ha presentato istanza di sussidio di disoccupazione nella settimana scorsa è sceso a 369.000 da 392.000, contro le aspettative di un calo a 370.000.
Il dato della settimana precedente è stato rivisto al rialzo a 392.000 dal dato precedente di 388.000.
Nell’annuncio del tasso di mercoledì, la Fed ha dichiarato che l’economia sta migliorando moderatamente, ma che la crescita occupazionale è stata lenta ed il tasso di disoccupazione resta elevato.
La banca centrale ha pianificato di tenere il tasso di interesse vicino allo zero per la metà del 2015.
Intanto gli investitori attendono qualsiasi indicazione su un avvicinamento della Spagna ad una richiesta formale di salvataggio dai partner della zona euro, che attiverebbe il piano di acquisti della Banca Centrale Europea.
L’euro è sceso contro la sterlina, con EUR/GBP in calo dello 0,52% a 0,8046, ma è salito contro lo yen, con EUR/JPY in salita dello 0,56% a 104,10.
La sterlina è rimasta supportata dai dati ufficiali che hanno mostrato che l’economia del Regno Unito è uscita dalla recessione nel terzo trimestre, con il PIL che ha segnato l’aumento più veloce dal terzo trimestre del 2007.
Nella mattinata degli scambi europei il cambio EUR/USD si è staccato da 1,3022 il massimo dal 23 ottobre, per attestasi a 1,2982, in salita dello 0,08%.
Supporto a 1,2919, minimo di mercoledì e resistenza a 1,3074, massimo di martedì.
I dati ufficiali di oggi hanno mostrato che gli ordinativi di beni durevoli sono rimbalzati dal forte calo del mese precedente, toccando il livello più alto da gennaio 2010, mentre gli ordinativi di beni core sono saliti più del previsto.
Il Dipartimento per il Commercio USA ha dichiarato che il totale degli ordinativi di beni durevoli, compresi i mezzi di trasporto, sono saliti di un destagionalizzato 9,9% a settembre, contro le aspettative di un aumento del 7,1%.
Gli ordinativi di beni durevoli per agosto sono stati rivisti ad un calo del 13,1% contro il precedente calo del 13,2%.
Gli ordinativi di beni durevoli core, esclusi i mezzi di trasporto sono saliti di un destagionalizzato 2% lo scorso mese, contro le aspettative di un aumento dello 0,8%.
Il Dipartimento per il Lavoro USA ha dichiarato inoltre che il numero di persone che ha presentato istanza di sussidio di disoccupazione nella settimana scorsa è sceso a 369.000 da 392.000, contro le aspettative di un calo a 370.000.
Il dato della settimana precedente è stato rivisto al rialzo a 392.000 dal dato precedente di 388.000.
Nell’annuncio del tasso di mercoledì, la Fed ha dichiarato che l’economia sta migliorando moderatamente, ma che la crescita occupazionale è stata lenta ed il tasso di disoccupazione resta elevato.
La banca centrale ha pianificato di tenere il tasso di interesse vicino allo zero per la metà del 2015.
Intanto gli investitori attendono qualsiasi indicazione su un avvicinamento della Spagna ad una richiesta formale di salvataggio dai partner della zona euro, che attiverebbe il piano di acquisti della Banca Centrale Europea.
L’euro è sceso contro la sterlina, con EUR/GBP in calo dello 0,52% a 0,8046, ma è salito contro lo yen, con EUR/JPY in salita dello 0,56% a 104,10.
La sterlina è rimasta supportata dai dati ufficiali che hanno mostrato che l’economia del Regno Unito è uscita dalla recessione nel terzo trimestre, con il PIL che ha segnato l’aumento più veloce dal terzo trimestre del 2007.