Investing.com – L’euro è salito contro il dollaro USA, in seguito ai dati statunitensi poco incoraggianti che hanno pesato sul biglietto verde, mentre gli investitori sono rimasti cauti in attesa della finanziaria spagnola.
Nel pomeriggio degli scambi europei il cambio EUR/USD ha toccato 1,2900, il massimo giornaliero; successivamente il cambio si è attestato a 1,2885, in salita dello 0,09%.
Supporto a 1,2816, minimo del 12 settembre e resistenza a 1,2971, massimo del 25 settembre.
I dati hanno mostrato che l’economia USA è cresciuta meno del previsto nel secondo trimestre 2012, con la spesa dei consumatori rivista al ribasso.
Il PIL del secondo trimestre è salito ad un tasso annuo dell’1,3% nel secondo trimestre, contro una previsione di un +1,7%. Gli analisti avevano previsto un aumento dell’1,7%.
Un report separato ha mostrato che gli ordinativi dei beni durevoli sono scesi ad un destagionalizzato 13,2% ad agosto, contro le aspettative di un calo del 5%, ed in seguito ad un aumento rivisto del 3,3% a luglio.
Gli ordinativi dei beni durevoli core, che escludono la componente volatile dei mezzi di trasporto, sono scesi ad un destagionalizzato 1,6% ad agosto, contro le aspettative di un aumento dello 0,3%.
Il Dipartimento per il Lavoro USA ha dichiarato che il numero di persone che ha presentato istanza di sussidio di disoccupazione nella settimana terminata il 22 settembre è sceso di 26.000 unità, contro il destagionalizzato 359.000 e contro le aspettative di un calo di 7.000 a 378.000.
Il dato della settimana precedente è stato rivisto al rialzo a 385.000 dal dato precedente di 382.000.
Gli investitori sono rimasti cauti in attesa che il governo spagnolo presenti una bozza di bilancio per il 2013, nella speculazione sulla richiesta o meno di un salvataggio completo, che darebbe il via al nuovo piano di acquisti della BCE.
Intanto l’Italia ha visto scendere il rendimento dei titoli durante un’asta tenutasi stamane, con il rendimento dei titoli a 10 anni in calo al 5,24% dal 5,82%, ed il rendimento dei titoli a 5 anni al 4,09% dal 4,73%.
L’euro è sceso contro la sterlina, con EUR/GBP in calo dello 0,32% a 0,7838.
Nel Regno Unito, i dati ufficiali dell’ONS (Ufficio nazionale di statistica britannico) hanno mostrato che il prodotto interno lordo si è contratto dello 0,4% nel trimestre a giugno, contro la stima preliminare di un calo dello 0,5%.
Il tasso annuo del calo del PIL è rimasto invariato allo 0,5%, in linea con le aspettative.
Nel corso della giornata gli USA pubblicheranno i dati sulla vendita di case in corso.
Nel pomeriggio degli scambi europei il cambio EUR/USD ha toccato 1,2900, il massimo giornaliero; successivamente il cambio si è attestato a 1,2885, in salita dello 0,09%.
Supporto a 1,2816, minimo del 12 settembre e resistenza a 1,2971, massimo del 25 settembre.
I dati hanno mostrato che l’economia USA è cresciuta meno del previsto nel secondo trimestre 2012, con la spesa dei consumatori rivista al ribasso.
Il PIL del secondo trimestre è salito ad un tasso annuo dell’1,3% nel secondo trimestre, contro una previsione di un +1,7%. Gli analisti avevano previsto un aumento dell’1,7%.
Un report separato ha mostrato che gli ordinativi dei beni durevoli sono scesi ad un destagionalizzato 13,2% ad agosto, contro le aspettative di un calo del 5%, ed in seguito ad un aumento rivisto del 3,3% a luglio.
Gli ordinativi dei beni durevoli core, che escludono la componente volatile dei mezzi di trasporto, sono scesi ad un destagionalizzato 1,6% ad agosto, contro le aspettative di un aumento dello 0,3%.
Il Dipartimento per il Lavoro USA ha dichiarato che il numero di persone che ha presentato istanza di sussidio di disoccupazione nella settimana terminata il 22 settembre è sceso di 26.000 unità, contro il destagionalizzato 359.000 e contro le aspettative di un calo di 7.000 a 378.000.
Il dato della settimana precedente è stato rivisto al rialzo a 385.000 dal dato precedente di 382.000.
Gli investitori sono rimasti cauti in attesa che il governo spagnolo presenti una bozza di bilancio per il 2013, nella speculazione sulla richiesta o meno di un salvataggio completo, che darebbe il via al nuovo piano di acquisti della BCE.
Intanto l’Italia ha visto scendere il rendimento dei titoli durante un’asta tenutasi stamane, con il rendimento dei titoli a 10 anni in calo al 5,24% dal 5,82%, ed il rendimento dei titoli a 5 anni al 4,09% dal 4,73%.
L’euro è sceso contro la sterlina, con EUR/GBP in calo dello 0,32% a 0,7838.
Nel Regno Unito, i dati ufficiali dell’ONS (Ufficio nazionale di statistica britannico) hanno mostrato che il prodotto interno lordo si è contratto dello 0,4% nel trimestre a giugno, contro la stima preliminare di un calo dello 0,5%.
Il tasso annuo del calo del PIL è rimasto invariato allo 0,5%, in linea con le aspettative.
Nel corso della giornata gli USA pubblicheranno i dati sulla vendita di case in corso.