Investing.com – L’euro è in calo contro il dollaro questo mercoledì, in seguito al rilascio di dati USA migliori del previsto e nell’incertezza sulla richiesta o meno di un salvataggio da parte della Spagna.
Nelle prime fasi degli scambi europei il cambio EUR/USD ha toccato 1,2877, il minimo della seduta; successivamente il cambio si è attestato a 1,2902, in calo dello 0,12%.
Supporto a 1,2802, minimo di lunedì e di due settimane e resistenza a 1,2967, massimo di martedì.
L’ISM ha dichiarato che il suo indice non manifatturiero è salito a 55,1 a settembre, da una lettura di 53,7 ad agosto.
Gli analisti avevano previsto che l’indice scendesse a 53,2 a settembre.
I dati seguono quelli dell’azienda di gestione buste paga ADP che mostrano che l’occupazione USA è privata non agricola ha segnato un aumento di 162.000 a settembre, superando le aspettative di 143.000.
Il dato del mese precedente è stato rivisto al ribasso a 189.000 dal precedente dal di 201.000.
Il sentimento sull’euro resta fragile, con l’incertezza sulla tempistica dell’eventuale salvataggio spagnolo che persiste, dopo che ieri il primo ministro spagnolo Mariano Rajoy ha smentito una richiesta di salvataggio prima del week end, nonostante la speculazione che Madrid sia vicina a chiedere un salvataggio.
I timori sull’economia globale hanno supportato il biglietto verde dopo una serie di dati deboli sul settore dei servizi che hanno sottolineato i timori per un rallentamento della seconda economia globale.
L’indice PMI dei servizi della zona euro ha toccato 46,1 a settembre, sotto il livello del 50 che separa contrazione dall’espansione.
Sempre oggi nel Regno Unito i dati hanno mostrato che sono diminuiti i posti di lavoro nel settore dei servizi sono scesi per la prima volta in 10 mesi a settembre, mentre un altro report mostra un calo dei servizi anche in Cina.
L’euro è in salita contro la sterlina e contro lo yen, con EUR/GBP in salita dello 0,24% a 0,8027 ed EUR/JPY in salita dello 0,39% to 10,36.
Infine, i dati di oggi hanno mostrato che le vendite al dettaglio nella zona euro sono salite dello 0,1% ad agosto, contro le aspettative di un calo dello 0,1%.
Nelle prime fasi degli scambi europei il cambio EUR/USD ha toccato 1,2877, il minimo della seduta; successivamente il cambio si è attestato a 1,2902, in calo dello 0,12%.
Supporto a 1,2802, minimo di lunedì e di due settimane e resistenza a 1,2967, massimo di martedì.
L’ISM ha dichiarato che il suo indice non manifatturiero è salito a 55,1 a settembre, da una lettura di 53,7 ad agosto.
Gli analisti avevano previsto che l’indice scendesse a 53,2 a settembre.
I dati seguono quelli dell’azienda di gestione buste paga ADP che mostrano che l’occupazione USA è privata non agricola ha segnato un aumento di 162.000 a settembre, superando le aspettative di 143.000.
Il dato del mese precedente è stato rivisto al ribasso a 189.000 dal precedente dal di 201.000.
Il sentimento sull’euro resta fragile, con l’incertezza sulla tempistica dell’eventuale salvataggio spagnolo che persiste, dopo che ieri il primo ministro spagnolo Mariano Rajoy ha smentito una richiesta di salvataggio prima del week end, nonostante la speculazione che Madrid sia vicina a chiedere un salvataggio.
I timori sull’economia globale hanno supportato il biglietto verde dopo una serie di dati deboli sul settore dei servizi che hanno sottolineato i timori per un rallentamento della seconda economia globale.
L’indice PMI dei servizi della zona euro ha toccato 46,1 a settembre, sotto il livello del 50 che separa contrazione dall’espansione.
Sempre oggi nel Regno Unito i dati hanno mostrato che sono diminuiti i posti di lavoro nel settore dei servizi sono scesi per la prima volta in 10 mesi a settembre, mentre un altro report mostra un calo dei servizi anche in Cina.
L’euro è in salita contro la sterlina e contro lo yen, con EUR/GBP in salita dello 0,24% a 0,8027 ed EUR/JPY in salita dello 0,39% to 10,36.
Infine, i dati di oggi hanno mostrato che le vendite al dettaglio nella zona euro sono salite dello 0,1% ad agosto, contro le aspettative di un calo dello 0,1%.