Investing.com - Il dollaro è in calo contro lo yen questo lunedì e si stacca dal massimo di oltre quattro anni contro il paniere delle altre principali valute; tuttavia la richiesta del biglietto verde resta supportata dal report positivo sull’occupazione per il mese di settembre pubblicato venerdì.
Il cambio USD/JPY scende dello 0,23% a 109,52, staccandosi dal livello di 109,86 registrato venerdì, un livello che si avvicina al massimo degli ultimi sei anni.
L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è in calo dello 0,12% a 86,69, non lontano dal massimo di quattro anni di 86,79 registrato venerdì. La scorsa settimana ha segnato il dodicesimo aumento settimanale consecutivo, l’impennata più lunga dalla creazione dell’indice nel 1971.
Il Dipartimento per il Lavoro venerdì ha dichiarato che l’economia statunitense ha aggiunto 248.000 nuovi posti di lavoro a settembre, ben al di sopra delle aspettative di un aumento di 215.000 unità. Il tasso di disoccupazione è sceso al 5,9%, il minimo dal luglio 2008.
I dati positivi hanno rafforzato le aspettative che il consolidamento della ripresa economica possa spingere la Federal Reserve ad anticipare l’aumento dei tassi di interesse.
Le differenti aspettative circa la politica monetaria hanno spinto il dollaro contro l’euro e lo yen negli ultimi mesi, dal momento che le banche centrali di Giappone ed Europa sembrano propense a mantenere una politica economica più accomodante, tra i timori per l’inflazione e la crescita deboli.
La Banca del Giappone domani concluderà i due giorni di vertice di politica economica e si prevede che mantenga l’attuale politica monetaria, nonostante la recente serie di dati economici deludenti.
Il cambio EUR/USD sale dello 0,12% a 1,2530, staccandosi dal minimo di due anni di venerdì di 1,2499.
Nella zona euro, i dati di oggi hanno mostrato che gli ordinativi alle fabbriche tedesche sono scesi del 5,7% ad agosto, contro le aspettative di un calo del 2,5%. Si tratta della riduzione più grande dal 2009 ed ha alimentato i timori per le prospettive della principale economia della regione.
Durante il vertice della scorsa settimana, la Banca Centrale Europea non ha implementato ulteriori misure di stimolo, dichiarando che aspetterà di vedere gli effetti delle ultime misure di stimolo sull’economia della zona euro.