Investing.com – L’euro è stabile contro il dollaro USA questo lunedì, vicino al massimo di tre mesi, con i segni di progressi contro la crisi del debito che supportano la moneta unica, mentre gli investitori attendono l’esito dei negoziati sul bilancio USA.
Alla chiusura degli scambi asiatici il cambio EUR/USD ha toccato 1,3144, il minimo giornaliero; successivamente il cambio si è attestato a 1,3155, in calo dello 0,05%.
Supporto a 1,3067, minimo del 14 dicembre e resistenza a 1,3293, massimo del 2 maggio.
L’euro è rimasto supportato dall’ottimismo dovuto ai segni di progressi nella lotta alla crisi del debito nella regione, dopo che i ministri delle finanze hanno trovato l’accordo sulla supervisione delle banche.
I ministri hanno inoltre rilasciato 49,1 miliardi di aiuti alla Grecia, dopo che il paese ha completato la scorsa settimana il programma di riacquisto del debito dagli investitori privati.
Intanto, l’attenzione degli investitori si sposta nuovamente sui dialoghi in corso per evitare il procipizio fiscale statunitense, nei timori che l’aumento automatico delle tasse e dei tagli alla spesa pubblica che dovrebbero andare in vigore il 1° gennaio possano far deragliare la ripresa USA.
L’euro è in calo sceso contro la sterlina, con EUR/GBP in calo dello 0,09%, a 0,8131.
Nel corso della giornata gli Stati Uniti pubblicheranno i dati ufficiali sull’attività manifatturiera dello Stato di New York, nonché un report sugli investimenti interni ed esteri in obbligazioni USA.
Alla chiusura degli scambi asiatici il cambio EUR/USD ha toccato 1,3144, il minimo giornaliero; successivamente il cambio si è attestato a 1,3155, in calo dello 0,05%.
Supporto a 1,3067, minimo del 14 dicembre e resistenza a 1,3293, massimo del 2 maggio.
L’euro è rimasto supportato dall’ottimismo dovuto ai segni di progressi nella lotta alla crisi del debito nella regione, dopo che i ministri delle finanze hanno trovato l’accordo sulla supervisione delle banche.
I ministri hanno inoltre rilasciato 49,1 miliardi di aiuti alla Grecia, dopo che il paese ha completato la scorsa settimana il programma di riacquisto del debito dagli investitori privati.
Intanto, l’attenzione degli investitori si sposta nuovamente sui dialoghi in corso per evitare il procipizio fiscale statunitense, nei timori che l’aumento automatico delle tasse e dei tagli alla spesa pubblica che dovrebbero andare in vigore il 1° gennaio possano far deragliare la ripresa USA.
L’euro è in calo sceso contro la sterlina, con EUR/GBP in calo dello 0,09%, a 0,8131.
Nel corso della giornata gli Stati Uniti pubblicheranno i dati ufficiali sull’attività manifatturiera dello Stato di New York, nonché un report sugli investimenti interni ed esteri in obbligazioni USA.