Investing.com – L’euro è sceso contro il dollaro stamane, vicino al minimo di 22 mesi; dopo il summit dei leader UE che non ha dato forti segni contro la crisi del debito della regione.
Alla chiusura degli scambi asiatici il cambio EUR/USD ha toccato 1,2555, il minimo della sessione; successivamente il cambio si è attestato a 1,2582, in calo dello 0,01%.
Supporto a breve termine a 1,2544, minimo di mercoledì e di 22 mesi e resistenza a 1,2687, massimo di mercoledì.
Il sentimento degli investitori è rimasto piuttosto debole, poiché i mercati hanno visto la mancanza di progressi nel summit verso la risoluzione della crisi generale nei mercati.
I leader UE hanno discusso di misure per spingere la crescita nella regione ed hanno proposto l’emissione congiunta di euro bond, ma diversi paesi, primo fra tutti la Germania, restano contrari, ritenendo che ciò possa abbassare la pressione nei paesi col debito più alto verso la risoluzione delle loro finanze.
I leader hanno riconfermato di volere che la Grecia resti nella zona euro, ma hanno chiesto al paese di rispettare gli obblighi presi, le misure di austerità e le riforme messe come condizioni al salvataggio internazionale.
L’euro è salito leggermente contro la sterlina e lo yen, con EUR/GBP in salita dello 0,01% a 0,8023 e EUR/JPY in salita dello 0,07% a 1,2582.
Nel corso della giornata la zona euro rilascerà i dati preliminari sul settore manifatturiero e su quello terziario, mentre Germania e Francia pubblicheranno dei report singoli. Inoltre, è atteso un intervento del presidente della BCE Mario Draghi.
Gli USA pubblicheranno i dati ufficiali sui beni durevoli core e le richieste iniziali di sussidio di disoccupazione.
Alla chiusura degli scambi asiatici il cambio EUR/USD ha toccato 1,2555, il minimo della sessione; successivamente il cambio si è attestato a 1,2582, in calo dello 0,01%.
Supporto a breve termine a 1,2544, minimo di mercoledì e di 22 mesi e resistenza a 1,2687, massimo di mercoledì.
Il sentimento degli investitori è rimasto piuttosto debole, poiché i mercati hanno visto la mancanza di progressi nel summit verso la risoluzione della crisi generale nei mercati.
I leader UE hanno discusso di misure per spingere la crescita nella regione ed hanno proposto l’emissione congiunta di euro bond, ma diversi paesi, primo fra tutti la Germania, restano contrari, ritenendo che ciò possa abbassare la pressione nei paesi col debito più alto verso la risoluzione delle loro finanze.
I leader hanno riconfermato di volere che la Grecia resti nella zona euro, ma hanno chiesto al paese di rispettare gli obblighi presi, le misure di austerità e le riforme messe come condizioni al salvataggio internazionale.
L’euro è salito leggermente contro la sterlina e lo yen, con EUR/GBP in salita dello 0,01% a 0,8023 e EUR/JPY in salita dello 0,07% a 1,2582.
Nel corso della giornata la zona euro rilascerà i dati preliminari sul settore manifatturiero e su quello terziario, mentre Germania e Francia pubblicheranno dei report singoli. Inoltre, è atteso un intervento del presidente della BCE Mario Draghi.
Gli USA pubblicheranno i dati ufficiali sui beni durevoli core e le richieste iniziali di sussidio di disoccupazione.