Investing.com - I futures dell’oro sono in salita nella mattinata europea di questo giovedì, in attesa del vertice della Banca Centrale Europea, nel corso della giornata.
Le indicazioni di un miglioramento della domanda fisica in Cina in vista del Nuovo Anno Lunare ha supportato i guadagni.
La divisione Comex del New York Mercantile Exchange ha scambiato i futures dell’oro con consegna a febbraio a 1.661,75 dollari l’oncia troy nella mattinata europea, in salita dello 0,04% sulla giornata.
I prezzi sono rimasti nel range tra 1.653,95 dollari l’oncia troy, il minimo giornaliero ed il massimo della seduta di 1.661,85 dollari l’oncia troy. I futures dell’oro sono scesi a 1.626,05 dollari l’oncia troy il 4 gennaio, il livello più basso dal 21 agosto.
Supporto a 1.626,05 dollari l’oncia troy, minimo del 4 gennaio e resistenza a 1.680,95, massimo del 30 dicembre.
Gli investitori hanno adottato un approccio di attesa e osservazione in attesa di un vertice di politica monetaria della Banca Centrale Europea. Si prevede che la BCE lasci invariati i tassi di interesse durante il vertice di giovedì, ma diversi operatori intravedono una possibilità di un calo dei tassi nel corso dell’anno.
I traders attendono inoltre le aste di titoli in Spagna e Italia che testeranno la propensione al rischio del debito nella zona euro.
Un altro evento atteso per oggi è l’annuncio del tasso di interesse di riferimento della Banca d’Inghilterra.
I traders dell’oro restano infine concentrati sulle previsioni della Federal Reserve, nonché degli sviluppi politici negli USA.
I futures dell’oro sono scesi al minimo di 4 mesi nelle sedute precedenti, dopo i verbali di dicembre della Federal Reserve che indicano che la banca centrale potrebbe terminare il piano di acquisto di bond prima del previsto.
Il programma di allentamento quantitativo della Fed è visto da molti investitori come una importante fonte di liquidità che indebolisce il dollaro statunitense e contribuisce a supportare i prezzi delle materie prime e di altri asset, tra cui l’oro.
L’economia statunitense resterà al centro dell’attenzione, con gli investitori che resteranno cauti sulle previsioni a lungo termine, con i negoziati sull’aumento del tetto massimo del debito che inizieranno a febbraio.
Sul Comex, l’argento con consegna a marzo ha segnato +0,5% a 30,40 dollari l’oncia troy, mentre il rame con consegna a marzo ha segnato +0,75% a 3,698 dollari la libbra.
I prezzi del rame sono stati sostenuti dai dati che hanno mostrato una crescita delle esportazioni cinesi pari al 14,1% a dicembre rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, spazzando via le aspettative di un aumento del 5% ed il seguito all’aumento del 2,9% a novembre.
Le importazioni sono aumento del 6% rispetto all’anno precedente, superando le aspettative di un aumento del 3,5%, dopo la crescita zero del mese precedente.
L’impennata dell’export ha portato il surplus commerciale a 31,6 miliardi a dicembre, da 19,6 miliardi a novembre.
Le indicazioni di un miglioramento della domanda fisica in Cina in vista del Nuovo Anno Lunare ha supportato i guadagni.
La divisione Comex del New York Mercantile Exchange ha scambiato i futures dell’oro con consegna a febbraio a 1.661,75 dollari l’oncia troy nella mattinata europea, in salita dello 0,04% sulla giornata.
I prezzi sono rimasti nel range tra 1.653,95 dollari l’oncia troy, il minimo giornaliero ed il massimo della seduta di 1.661,85 dollari l’oncia troy. I futures dell’oro sono scesi a 1.626,05 dollari l’oncia troy il 4 gennaio, il livello più basso dal 21 agosto.
Supporto a 1.626,05 dollari l’oncia troy, minimo del 4 gennaio e resistenza a 1.680,95, massimo del 30 dicembre.
Gli investitori hanno adottato un approccio di attesa e osservazione in attesa di un vertice di politica monetaria della Banca Centrale Europea. Si prevede che la BCE lasci invariati i tassi di interesse durante il vertice di giovedì, ma diversi operatori intravedono una possibilità di un calo dei tassi nel corso dell’anno.
I traders attendono inoltre le aste di titoli in Spagna e Italia che testeranno la propensione al rischio del debito nella zona euro.
Un altro evento atteso per oggi è l’annuncio del tasso di interesse di riferimento della Banca d’Inghilterra.
I traders dell’oro restano infine concentrati sulle previsioni della Federal Reserve, nonché degli sviluppi politici negli USA.
I futures dell’oro sono scesi al minimo di 4 mesi nelle sedute precedenti, dopo i verbali di dicembre della Federal Reserve che indicano che la banca centrale potrebbe terminare il piano di acquisto di bond prima del previsto.
Il programma di allentamento quantitativo della Fed è visto da molti investitori come una importante fonte di liquidità che indebolisce il dollaro statunitense e contribuisce a supportare i prezzi delle materie prime e di altri asset, tra cui l’oro.
L’economia statunitense resterà al centro dell’attenzione, con gli investitori che resteranno cauti sulle previsioni a lungo termine, con i negoziati sull’aumento del tetto massimo del debito che inizieranno a febbraio.
Sul Comex, l’argento con consegna a marzo ha segnato +0,5% a 30,40 dollari l’oncia troy, mentre il rame con consegna a marzo ha segnato +0,75% a 3,698 dollari la libbra.
I prezzi del rame sono stati sostenuti dai dati che hanno mostrato una crescita delle esportazioni cinesi pari al 14,1% a dicembre rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, spazzando via le aspettative di un aumento del 5% ed il seguito all’aumento del 2,9% a novembre.
Le importazioni sono aumento del 6% rispetto all’anno precedente, superando le aspettative di un aumento del 3,5%, dopo la crescita zero del mese precedente.
L’impennata dell’export ha portato il surplus commerciale a 31,6 miliardi a dicembre, da 19,6 miliardi a novembre.