MILANO, 22 febbraio (Reuters) - Piazza Affari chiude in
lieve calo una giornata segnata dalle numerose oscillazioni fra
territorio positivo e negativo, in cui più che movimenti a
livello di settore hanno prevalso gli spunti sui singoli titoli
dei listini milanesi.
L'andamento riflette complessivamente quello delle altre
piazze europee, i cui timidi accenni di ripartenza sono sembrati
spegnersi definitivamente una volta emersa la tendenza debole di
Wall Street.
"Oggi abbiamo archiviato una giornata interlocutoria, c'era
poca voglia di esporsi", osserva un trader a conclusione delle
contrattazioni. "Ma il fatto che non si siano ampliati i cali in
chiusura è segno che nessuno sta scappando dai mercati,
semplicemente si aspettano spunti per ripartire".
L'indice FTSE Mib <.FTMIB> ha chiuso con un ribasso dello
0,31%, l'AllShare <.FTITLMS> dello 0,27%. In controtendenza il
Mid Cap <.FTITMC>, che chiude in rialzo dello 0,17%%. Volumi che
sfiorano 1,7 miliardi di euro.
* TELECOM ITALIA chiude in peggioramento con quasi tre punti
percentuali di ribasso, colpita dalle prese di beneficio dopo le
indiscrezioni del 'Corriere' di oggi, secondo cui il piano
strategico 2010/2012 potrebbe vedere slittare di un anno degli
obiettivi mentre si raffreddano le prospettive di fusione con
Telefonica .
* All'estremo opposto del paniere principale PIRELLI
, che chiude a +1,52%. Un trader cita il buon effetto
sui margini che dovrebbe derivare dagli annunciati rincari, tra
il 4% e il 6%, su tutti i pneumatici a livello europeo.
* Bene anche MEDIOLANUM , in rialzo di circa l'1,5%,
tengono in generale i finanziari con le banche. Salgono tra il
mezzo punto e il punto percentuale MEDIOBANCA a +0,9%,
BANCO POPOLARE , MONTEPASCHI e POPOLARE
MILANO , il cui direttore generale, Fiorenzo Dalu,
descrive soddisfacenti i conti 2009 e spiega che il gruppo
guarda a un'alleanza nel campo della bancassurance. Tengono
INTESA SANPAOLO e UBI , mentre va in
controtendenza UNICREDIT , che lascia sul terreno oltre
un punto percentuale dopo aver concluso le ultime operazioni
relative all'aumento di capitale.
* I ribasso dell'auto a livello europeo <.SXAP> finiscono
per pesare su FIAT , che durante gran parte della
giornata aveva tenuto in zona parità ma finisce per cedere oltre
l'1%. Sulla vicenda di Termini Imerese, il vicepresidente John
Elkan ha commentato che Fiat "ha già detto tutto", rispondendo
così al ministro Sacconi che in un'intervista a 'Repubblica' di
oggi ha detto che il Lingotto avrebbe cambiato idea circa il
futuro dello stabilimento.
* Discreto rialzo per TERNA , che beneficia di un
miglioramento di target price da parte di Citigroup, cedono
oltre due punti percentuali invece CIR e BULGARI
.
* Al di fuori del listino principale, BENI STABILI
chiude una giornata smagliante con un rialzo del 10,5%, dopo
l'annuncio che la controllante Fonciere des Regions ridurrà la
partecipazione dal 68% al 52,5% lasciando campo libero per la
trasformazione dell'immobiliare italiana in una Siiq. La notizia
galvanizza il comparto, che vede balzi pari al +8,6% per GABETTI
, +6,5% per RISANAMENTO , +3,8% per BASTOGI
e +2,5% per AEDES . Quest'ultima aveva
annunciato venerdì lo scioglimento dell'alleanza con Operae, con
un beneficio di liquidità pari a 10,5 milioni.
* Non basta il miglioramento di rating per ANTICHI
PELLETTIERI , che perde quasi quattro punti percentuali
nonostante Exane Bnp ne alzi il giudizio a "neutral" da
"underperform".