Investing.com – Il dollaro statunitense è in salita contro la controparte canadese questo mercoledì, vicino al minimo di 2 mesi e mezzo con il sentimento del rischio migliorato grazie all’ottimismo verso il
vertice di politica monetaria della BCE ed in attesa dell’annuncio della Federal Reserve.
Nelle prime fasi degli scambi USA il cambio USD/CAD ha toccato 1,0004, il minimo della seduta; il cambio successivamente si è attestato a 1,0010, in calo dello 0,21%.
Supporto a breve termine a 0,9976, minimo del 10 maggio e resistenza a 1,0051, massimo del 14 maggio.
Il biglietto verde come valuta rifugio ha risentito della speranza che la BCE presenti durante il meeting di giovedì un piano per contrastare la crisi del debito nella zona euro.
I prezzi del petrolio hanno segnato un impennata, con i futures del greggio con consegna a settembre scambiati sul New York Mercantile Exchange a 88,44 dollari al barile, in salita dello 0,43%.
Le materie prime, tra cui il petrolio rappresentano la metà degli introiti provenienti dalle esportazioni canadesi.
Il biglietto verde ha ricevuto il supporto dai dati ADP che hanno mostrato un aumento dell’occupazione nel settore privato di 163.000 unità a luglio, superando le aspettative di un aumento di 120.000.
I dati di giugno sono stati rivisti al ribasso a 172.000, in calo rispetto alla stima iniziale di 176.000.
I dati hanno visto il calo dell’aspettativa dei mercati verso un possibile intervento da parte della banca centrale, in attesa dell’esito del meeting di politica monetaria nel corso della giornata.
Il dollaro canadese, cosiddetto loonie, è salito anche contro l’euro, con EUR/CAD in calo dello 0,15% a 1,2326.
Nel corso della giornata l’ISM rilascerà un report sull’attività manifatturiera USA.
vertice di politica monetaria della BCE ed in attesa dell’annuncio della Federal Reserve.
Nelle prime fasi degli scambi USA il cambio USD/CAD ha toccato 1,0004, il minimo della seduta; il cambio successivamente si è attestato a 1,0010, in calo dello 0,21%.
Supporto a breve termine a 0,9976, minimo del 10 maggio e resistenza a 1,0051, massimo del 14 maggio.
Il biglietto verde come valuta rifugio ha risentito della speranza che la BCE presenti durante il meeting di giovedì un piano per contrastare la crisi del debito nella zona euro.
I prezzi del petrolio hanno segnato un impennata, con i futures del greggio con consegna a settembre scambiati sul New York Mercantile Exchange a 88,44 dollari al barile, in salita dello 0,43%.
Le materie prime, tra cui il petrolio rappresentano la metà degli introiti provenienti dalle esportazioni canadesi.
Il biglietto verde ha ricevuto il supporto dai dati ADP che hanno mostrato un aumento dell’occupazione nel settore privato di 163.000 unità a luglio, superando le aspettative di un aumento di 120.000.
I dati di giugno sono stati rivisti al ribasso a 172.000, in calo rispetto alla stima iniziale di 176.000.
I dati hanno visto il calo dell’aspettativa dei mercati verso un possibile intervento da parte della banca centrale, in attesa dell’esito del meeting di politica monetaria nel corso della giornata.
Il dollaro canadese, cosiddetto loonie, è salito anche contro l’euro, con EUR/CAD in calo dello 0,15% a 1,2326.
Nel corso della giornata l’ISM rilascerà un report sull’attività manifatturiera USA.