Investing.com - La sterlina è scesa al minimo di sette mesi e mezzo contro il dollaro nella giornata di martedì, i timori per la crisi del debito nella zona euro intensificata, stimolare la domanda per il dollaro rifugio sicuro.
GBP/USD 1,5763 ha toccato durante le prime fasi degli scambi europei, il minimo dal 25 gennaio; la coppia successivamente si è consolidata a 1,5773, in calo dello 0,56%.
Supporto a 1,5582, minimo del 12 gennaio e resistenza a 1,5885, massimo di lunedì.
All'inizio della giornata, un report del Financial Times diffuso la notizia che in Italia il Ministero delle Finanze ha avuto colloqui con i funzionari cinesi su un "significativo" acquisto di obbligazioni italiane e investimenti in aziende locali. Nonostante le notizie, i rendimenti dei titoli italiani sono saliti durante un'attesa asta di 7 miliardi di bond italiani prevista nel corso della giornata.
Nel frattempo, hanno anche pesato i timori su un potenziale default greco e le aspettative per un taglio del rating delle maggiori tre banche francesi a causa della loro esposizione al debito greco.
Le prospettive per la sterlina sono rimaste deboli per via di una recente serie di deboli dati economici che hanno sottolineato le preoccupazioni per la crescita lenta nel Regno Unito ed ha alimentato la speculazione che la Banca d'Inghilterra possa ricorrere a più stimoli per sostenere la crescita.
La sterlina è salita nei confronti dell'euro, con il cambio EUR/GBP in calo dello 0,25% a 0,8601.
Nel corso della giornata il Regno Unito pubblicherà i dati ufficiali sull'indice dei prezzi al consumo, mentre gli Stati Uniti rilasceranno i dati ufficiali sui prezzi all'importazione, nonché una relazione sul saldo di bilancio federale.
GBP/USD 1,5763 ha toccato durante le prime fasi degli scambi europei, il minimo dal 25 gennaio; la coppia successivamente si è consolidata a 1,5773, in calo dello 0,56%.
Supporto a 1,5582, minimo del 12 gennaio e resistenza a 1,5885, massimo di lunedì.
All'inizio della giornata, un report del Financial Times diffuso la notizia che in Italia il Ministero delle Finanze ha avuto colloqui con i funzionari cinesi su un "significativo" acquisto di obbligazioni italiane e investimenti in aziende locali. Nonostante le notizie, i rendimenti dei titoli italiani sono saliti durante un'attesa asta di 7 miliardi di bond italiani prevista nel corso della giornata.
Nel frattempo, hanno anche pesato i timori su un potenziale default greco e le aspettative per un taglio del rating delle maggiori tre banche francesi a causa della loro esposizione al debito greco.
Le prospettive per la sterlina sono rimaste deboli per via di una recente serie di deboli dati economici che hanno sottolineato le preoccupazioni per la crescita lenta nel Regno Unito ed ha alimentato la speculazione che la Banca d'Inghilterra possa ricorrere a più stimoli per sostenere la crescita.
La sterlina è salita nei confronti dell'euro, con il cambio EUR/GBP in calo dello 0,25% a 0,8601.
Nel corso della giornata il Regno Unito pubblicherà i dati ufficiali sull'indice dei prezzi al consumo, mentre gli Stati Uniti rilasceranno i dati ufficiali sui prezzi all'importazione, nonché una relazione sul saldo di bilancio federale.