Investing.com – La sterlina ha toccato il massimo di 2 anni e mezzo contro il dollaro, tra il miglioramento della propensione al rischio dopo un report che mostra la ripresa del settore manifatturiero a gennaio.
Durante gli scambi europei del pomeriggio il cambio GBP/USD ha toccato 1,5868, il massimo dal 18 novembre; successivamente la coppia si è attestata a 1,5859, in salita dello 0,66%.
Supporto a 1,5705, minimo della sessione e resistenza a 1,5887, massimo del 18 novembre.
La sterlina ha ricevuto il supporto dai dati ufficiali che hanno mostrato che l’attività manifatturiera è salita al passo più veloce degli ultimi 8 mesi, mentre la produzione è salita al passo più veloce degli ultimi 10 mesi con l’aumento dei nuovi ordini.
L’indice Markit PMI è salito a 52,1, il massimo da maggio, da un rivisto 49,7 a dicembre, superando le aspettative di un aumento a 50,1.
I dati hanno allentato i timori sulle previsioni economiche del Regno Unito, scatenatisi dal report della scorda settimana che mostrava un contrazione dell’economia. Tuttavia non è sparita la speculazione su un eventuale intervento della BoE.
Il sentimento dei mercati è stato spinto dai dati migliori del previsto sull’indice PMI in Germania e dalle speranze sulla risoluzione dell’accordo greco.
La sterlina è scesa leggermente contro l’euro con EUR/GBP in salita dello 0,22% a 0,8320.
Nel corso della giornata gli Stati Uniti pubblicheranno i dati sull’occupazione non agricola e l’Institute for Supply Management rilascerà un report sulla crescita dell’attività manifatturiera.
Durante gli scambi europei del pomeriggio il cambio GBP/USD ha toccato 1,5868, il massimo dal 18 novembre; successivamente la coppia si è attestata a 1,5859, in salita dello 0,66%.
Supporto a 1,5705, minimo della sessione e resistenza a 1,5887, massimo del 18 novembre.
La sterlina ha ricevuto il supporto dai dati ufficiali che hanno mostrato che l’attività manifatturiera è salita al passo più veloce degli ultimi 8 mesi, mentre la produzione è salita al passo più veloce degli ultimi 10 mesi con l’aumento dei nuovi ordini.
L’indice Markit PMI è salito a 52,1, il massimo da maggio, da un rivisto 49,7 a dicembre, superando le aspettative di un aumento a 50,1.
I dati hanno allentato i timori sulle previsioni economiche del Regno Unito, scatenatisi dal report della scorda settimana che mostrava un contrazione dell’economia. Tuttavia non è sparita la speculazione su un eventuale intervento della BoE.
Il sentimento dei mercati è stato spinto dai dati migliori del previsto sull’indice PMI in Germania e dalle speranze sulla risoluzione dell’accordo greco.
La sterlina è scesa leggermente contro l’euro con EUR/GBP in salita dello 0,22% a 0,8320.
Nel corso della giornata gli Stati Uniti pubblicheranno i dati sull’occupazione non agricola e l’Institute for Supply Management rilascerà un report sulla crescita dell’attività manifatturiera.