Investing.com – La sterlina è scesa ai livelli più bassi della seduta contro il dollaro USA negli scambi di oggi, con i timori per la gestione della crisi del debito della zona euro che continua a pesare sul sentimento del mercato.
Nella mattinata degli scambi europei il cambio GBP/USD ha toccato 1,6271, il massimo giornaliero; successivamente il cambio si è attestato a 1,6215, in calo dello 0,18%.
Supporto a 1,6242, minimo del 14 settembre e resistenza a 1,6271, massimo giornaliero.
Il sentimento è andato sotto pressione dopo essersi affacciata la notizia che la Germania sta tentando di bloccare le proposte di un’unione bancaria europea e la supervisione delle banche europee della BCE.
Il Dow Jones Newswires ha riportato che il governo Tedesco non soltanto vuole una separazione marcata tra supervisione bancaria e politica monetaria in Europa, ma favorisce un ente di controllo separato che darebbe ai paesi più grandi un maggior potere di voto.
Il sentimento sull’euro resta vulnerabile dopo la notizia che il Primo Ministro Mariano Rajoy resta incerto sulla richiesta o meno del piano di acquisto di bond della BCE, che significherebbe chiedere un fondo di salvataggio permanente.
Ieri il vice primo ministro spagnolo ha dichiarato che il paese sta considerando le condizioni di un possibile salvataggio.
Intanto i verbali del meeting della Banca d’Inghilterra che hanno mostrato l’unanimità dei membri nel lasciare la politica invariata.
I policymakers BoE hanno votato 9 a zero a favore dei tassi di interesse invariato allo 0,5% al meeting di questo mese, ed ha lasciato il programma di allentamento quantitativo invariato a 375 miliardi di sterline.
I verbali hanno mostrato che alcuni dei membri della Commissione di Politica Monetaria hanno ritenuto che lo stimolo sia “più probabile” nel breve termine, mentre solo un membro si era espresso a favore di un allentamento quantitativo, nonostante il voto unanime.
La sterlina è in leggera salita contro l’euro, con EUR/GBP in calo dello 0,09% a 0,8025.
Nel corso della giornata, gli USA pubblicheranno i dati ufficiali sulle concessioni edilizie e sulle nuove costruzioni, seguiti dai dati del governo sulle scorte di greggio, nonché un report sulla vendita di case giù esistenti.
Nella mattinata degli scambi europei il cambio GBP/USD ha toccato 1,6271, il massimo giornaliero; successivamente il cambio si è attestato a 1,6215, in calo dello 0,18%.
Supporto a 1,6242, minimo del 14 settembre e resistenza a 1,6271, massimo giornaliero.
Il sentimento è andato sotto pressione dopo essersi affacciata la notizia che la Germania sta tentando di bloccare le proposte di un’unione bancaria europea e la supervisione delle banche europee della BCE.
Il Dow Jones Newswires ha riportato che il governo Tedesco non soltanto vuole una separazione marcata tra supervisione bancaria e politica monetaria in Europa, ma favorisce un ente di controllo separato che darebbe ai paesi più grandi un maggior potere di voto.
Il sentimento sull’euro resta vulnerabile dopo la notizia che il Primo Ministro Mariano Rajoy resta incerto sulla richiesta o meno del piano di acquisto di bond della BCE, che significherebbe chiedere un fondo di salvataggio permanente.
Ieri il vice primo ministro spagnolo ha dichiarato che il paese sta considerando le condizioni di un possibile salvataggio.
Intanto i verbali del meeting della Banca d’Inghilterra che hanno mostrato l’unanimità dei membri nel lasciare la politica invariata.
I policymakers BoE hanno votato 9 a zero a favore dei tassi di interesse invariato allo 0,5% al meeting di questo mese, ed ha lasciato il programma di allentamento quantitativo invariato a 375 miliardi di sterline.
I verbali hanno mostrato che alcuni dei membri della Commissione di Politica Monetaria hanno ritenuto che lo stimolo sia “più probabile” nel breve termine, mentre solo un membro si era espresso a favore di un allentamento quantitativo, nonostante il voto unanime.
La sterlina è in leggera salita contro l’euro, con EUR/GBP in calo dello 0,09% a 0,8025.
Nel corso della giornata, gli USA pubblicheranno i dati ufficiali sulle concessioni edilizie e sulle nuove costruzioni, seguiti dai dati del governo sulle scorte di greggio, nonché un report sulla vendita di case giù esistenti.