Investing.com - La sterlina continua a scendere oggi nei confronti del dollaro, fino a toccare un nuovo minimo dopo che governatore della Banca d'Inghilterra Mervyn King ha dichiarato di essere impegnato nei piani di emergenza per un default del debito sovrano greco.
Il cambio GBP/USD ha toccato 1,5913 durante gli scambi europei del primo pomeriggio, il minimo dal 31 gennaio; la coppia successivamente si è attestata a 1,5953, in calo dello 0,21%.
Supporto a 1,5819, minimo del 31 gennaio e resistenza a 1,6011, massimo di lunedì.
Dinanzi al Parlamento del Comitato del Tesoro, le osservazioni di King hanno riportato le sue preoccupazioni espresse venerdì, quando aveva avvertito che il problema della Grecia era di solvibilità, non di liquidità, e che le iniezioni di liquidità temporanea non avrebbe risolto il problema.
“Ciò che stiamo facendo è per dire che sul mercato c'è una preoccupazione per la possibilità di un default (greco) sufficiente a farci pensare a piani di emergenza ed alle conseguenze di questo evento”, ha dichiarato.
In Grecia il parlamento voterà mercoledì sul piano di rigore di cinque anni per 28,4 miliardi di euro.
Se il piano non dovesse passare, l'Unione Europea e Fondo Monetario Internazionale non erogheranno la quinta quota dei 110 miliardi di euro per il programma di salvataggio della Grecia, e ciò potrebbe tradursi in default del debito sovrano per prima volta nella zona euro.
La sterlina è scesa rispetto all'euro, con EUR/GBP in calo dello 0,08% a 0,8942.
Nel corso della giornata, gli Stati Uniti pubblicheranno i dati del settore sull’indice dei prezzi delle case, ed un rapporto sulla fiducia dei consumatori.
Il cambio GBP/USD ha toccato 1,5913 durante gli scambi europei del primo pomeriggio, il minimo dal 31 gennaio; la coppia successivamente si è attestata a 1,5953, in calo dello 0,21%.
Supporto a 1,5819, minimo del 31 gennaio e resistenza a 1,6011, massimo di lunedì.
Dinanzi al Parlamento del Comitato del Tesoro, le osservazioni di King hanno riportato le sue preoccupazioni espresse venerdì, quando aveva avvertito che il problema della Grecia era di solvibilità, non di liquidità, e che le iniezioni di liquidità temporanea non avrebbe risolto il problema.
“Ciò che stiamo facendo è per dire che sul mercato c'è una preoccupazione per la possibilità di un default (greco) sufficiente a farci pensare a piani di emergenza ed alle conseguenze di questo evento”, ha dichiarato.
In Grecia il parlamento voterà mercoledì sul piano di rigore di cinque anni per 28,4 miliardi di euro.
Se il piano non dovesse passare, l'Unione Europea e Fondo Monetario Internazionale non erogheranno la quinta quota dei 110 miliardi di euro per il programma di salvataggio della Grecia, e ciò potrebbe tradursi in default del debito sovrano per prima volta nella zona euro.
La sterlina è scesa rispetto all'euro, con EUR/GBP in calo dello 0,08% a 0,8942.
Nel corso della giornata, gli Stati Uniti pubblicheranno i dati del settore sull’indice dei prezzi delle case, ed un rapporto sulla fiducia dei consumatori.