Investing.com – Il dollaro statunitense è in calo contro lo yen questo martedì e in aumento contro l’euro, mentre una serie di eventi economici negli Stati Uniti stanno sostenendo la domanda di beni rifugio.
Durante il pomeriggio europeo il dollaro è in calo contro lo yen, con il cambio
USD/JPY in calo dello 0,41% a 90,46.
Gli investitori attendono l’esito del vertice di politica monetaria della Fed, nonché i dati USA sulla crescita economica del 4° trimestre – che saranno rilasciati mercoledì – ed infine i dati di venerdì sull’occupazione non agricola.
Il biglietto verde è in salita contro l’euro, con il cambio EUR/USD che cede lo 0,17% a 1,3432.
La domanda per la moneta unica continua ad essere sostenuta dall’ottimismo che il peggio della crisi europea sia oramai passato.
Quest’oggi l’istituto di ricerca Gfk ha reso noto che migliora a febbraio l’indice sulla fiducia dei consumatori tedeschi,dato che si aggiunge ai segnali di ripresa economica della maggiore economia della zona euro . Il dato ha raggiunto i 5,8 punti a febbraio dai 5,7 rivisti al rialzo del mese precedente.
Il biglietto verde si scosta dal minimo di cinque mesi contro la sterlina, con il cambio GBP/USD in aumento dello 0,26% a 1,5734. I guadagni restano limitati a causa delle preoccupazioni sulle prospettive economiche del Regno Unito, mentre continuano a pesare le aspettative di un ulteriore allentamento da parte della Banca inglese.
Il dollaro è debole contro il franco svizzero, con il cambio USD/CHF in calo dello 0,23% a 0,9241.
Il biglietto verde è in calo contro le valute Canadesi, Australiane e Neozelandesi con il cambio USD/CAD in discesa dello 0.06% a 1.0056, il cambio AUD/USD che segna un + 0.28% a 1.0445 e il cambio NZD/USD in aumento dello 0.22% a 0.8358.
Il dollaro australiano ha trovato supporto dopo le dichiarazioni della Banca Nazionale australiana del miglioramento dell’indice di fiducia dell’economia che si attesta a 3 punti a dicembre da una lettura pari a -9 nel mese precedente.
In Nuova Zelanda i dati ufficiali mostrano un aumento del surplus di vendite a 486 milioni di NZD a dicembre, ben oltre le aspettative di crescita di 110 milioni di NZD.
L’indice del dollaro, che replica la performance del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è in calo dello 0,05% a 79,85.
Nel corso della giornata, gli Stati Uniti rilasceranno i dati sull’inflazione dei prezzi delle abitazioni e sulla fiducia dei consumatori.
Durante il pomeriggio europeo il dollaro è in calo contro lo yen, con il cambio
USD/JPY in calo dello 0,41% a 90,46.
Gli investitori attendono l’esito del vertice di politica monetaria della Fed, nonché i dati USA sulla crescita economica del 4° trimestre – che saranno rilasciati mercoledì – ed infine i dati di venerdì sull’occupazione non agricola.
Il biglietto verde è in salita contro l’euro, con il cambio EUR/USD che cede lo 0,17% a 1,3432.
La domanda per la moneta unica continua ad essere sostenuta dall’ottimismo che il peggio della crisi europea sia oramai passato.
Quest’oggi l’istituto di ricerca Gfk ha reso noto che migliora a febbraio l’indice sulla fiducia dei consumatori tedeschi,dato che si aggiunge ai segnali di ripresa economica della maggiore economia della zona euro . Il dato ha raggiunto i 5,8 punti a febbraio dai 5,7 rivisti al rialzo del mese precedente.
Il biglietto verde si scosta dal minimo di cinque mesi contro la sterlina, con il cambio GBP/USD in aumento dello 0,26% a 1,5734. I guadagni restano limitati a causa delle preoccupazioni sulle prospettive economiche del Regno Unito, mentre continuano a pesare le aspettative di un ulteriore allentamento da parte della Banca inglese.
Il dollaro è debole contro il franco svizzero, con il cambio USD/CHF in calo dello 0,23% a 0,9241.
Il biglietto verde è in calo contro le valute Canadesi, Australiane e Neozelandesi con il cambio USD/CAD in discesa dello 0.06% a 1.0056, il cambio AUD/USD che segna un + 0.28% a 1.0445 e il cambio NZD/USD in aumento dello 0.22% a 0.8358.
Il dollaro australiano ha trovato supporto dopo le dichiarazioni della Banca Nazionale australiana del miglioramento dell’indice di fiducia dell’economia che si attesta a 3 punti a dicembre da una lettura pari a -9 nel mese precedente.
In Nuova Zelanda i dati ufficiali mostrano un aumento del surplus di vendite a 486 milioni di NZD a dicembre, ben oltre le aspettative di crescita di 110 milioni di NZD.
L’indice del dollaro, che replica la performance del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è in calo dello 0,05% a 79,85.
Nel corso della giornata, gli Stati Uniti rilasceranno i dati sull’inflazione dei prezzi delle abitazioni e sulla fiducia dei consumatori.