Investing.com – La sterlina ha cancellato i recenti guadagni contro il dollaro USA questo mercoledì, in seguito ad una serie di dati poco incoraggianti nella zona euro che hanno alimentato i timori per la crisi del debito della zona euro.
Nella mattinata degli scambi europei il cambio GBP/USD è rimbalzato da 1,5999, il massimo della seduta a 1,5972, in salita dello 0,13%.
Supporto a breve termine a 1,5912, minimo di martedì e di sei giorni e resistenza a 1,6023, massimo di martedì.
Il dollaro ha trovato il supporto dopo i dati che hanno mostrato che l’indice PMI relativo al settore manifatturiero della zona euro è sceso a 45,3 a ottobre contro la lettura di 46,1 a settembre. Gli analisti si aspettavano che l’indice salisse al 46,6 a ottobre.
Un secondo report ha mostrato che l’indice PMI relativo al settore terziario della zona euro è salito a 46,2 a ottobre contro la lettura di 46,1 a settembre
L’indice PMI manifatturiero tedesco è sceso a 45,7 ad ottobre, da una lettura del 47,4 a settembre, contro le aspettative di un miglioramento a 44,0.
Intanto un report dell’istituto Ifo ha mostrato che l’indice della fiducia delle imprese tedesche è sceso a 100,0 ad ottobre, il minimo dal marzo 2010, contro una lettura di 101,4 a settembre.
Il sentimento è rimasto in qualche modo supportato dopo un report che ha mostrato che l’indice HSBC dei direttori acquisti del comparto manifatturiero cinese ha segnato 49,1 ad ottobre, contro il dato di 47,9 a settembre.
La sterlina è in salita al massimo di oltre una settimana contro l’euro, con EUR/GBP in calo dello 0,57% a 0,8094.
Nel corso della giornata la Federal Reserve annuncerà il tasso di interesse di riferimento e rilascerà la prima dichiarazione dopo l’annuncio del terzo round di allentamento quantitativo a settembre. Gli USA rilasceranno i dati ufficiali sulla vendita di case nuove.
Il Presidente della BCE, Mario Draghi presenzierà ad un vertice della banca centrale tedesca, che sarà seguito da una conferenza stampa.
Nella mattinata degli scambi europei il cambio GBP/USD è rimbalzato da 1,5999, il massimo della seduta a 1,5972, in salita dello 0,13%.
Supporto a breve termine a 1,5912, minimo di martedì e di sei giorni e resistenza a 1,6023, massimo di martedì.
Il dollaro ha trovato il supporto dopo i dati che hanno mostrato che l’indice PMI relativo al settore manifatturiero della zona euro è sceso a 45,3 a ottobre contro la lettura di 46,1 a settembre. Gli analisti si aspettavano che l’indice salisse al 46,6 a ottobre.
Un secondo report ha mostrato che l’indice PMI relativo al settore terziario della zona euro è salito a 46,2 a ottobre contro la lettura di 46,1 a settembre
L’indice PMI manifatturiero tedesco è sceso a 45,7 ad ottobre, da una lettura del 47,4 a settembre, contro le aspettative di un miglioramento a 44,0.
Intanto un report dell’istituto Ifo ha mostrato che l’indice della fiducia delle imprese tedesche è sceso a 100,0 ad ottobre, il minimo dal marzo 2010, contro una lettura di 101,4 a settembre.
Il sentimento è rimasto in qualche modo supportato dopo un report che ha mostrato che l’indice HSBC dei direttori acquisti del comparto manifatturiero cinese ha segnato 49,1 ad ottobre, contro il dato di 47,9 a settembre.
La sterlina è in salita al massimo di oltre una settimana contro l’euro, con EUR/GBP in calo dello 0,57% a 0,8094.
Nel corso della giornata la Federal Reserve annuncerà il tasso di interesse di riferimento e rilascerà la prima dichiarazione dopo l’annuncio del terzo round di allentamento quantitativo a settembre. Gli USA rilasceranno i dati ufficiali sulla vendita di case nuove.
Il Presidente della BCE, Mario Draghi presenzierà ad un vertice della banca centrale tedesca, che sarà seguito da una conferenza stampa.