Investing.com - La sterlina ha tagliato oggi le perdite contro il dollaro USA, staccandosi dal minimo di sette mesi bassa, mentre i guadagni sono stati limitati dopo che i dati inflazionistici rilasciati non sono riusciti a smorzare la speculazione su un ulteriore allentamento da parte della Banca d'Inghilterra.
Il cambio GBP/USD è rimbalzato da 1,5761, il minimo dal25 gennaio a 1,5822 durante il pomeriggio europeo, ancora giù dello 0,25% sul giorno.
Supporto a 1,5582, minimo del 12 gennaio e resistenza a 1,5885, massimo di lunedì.
All'inizio della giornata, i dati ufficiali hanno mostrato che l’IPC nel Regno Unito è salito al 4,5% lo scorso mese dal 4,4% nel mese di luglio, in linea con le aspettative.
L'aumento dei prezzi al consumo non è stato sufficiente per placare la speculazione che la BoE potrebbe ricorrere ad ulteriori misure di stimolo per sostenere la crescita nel Regno Unito, dopo che una serie recente di dati deboli hanno incrementato le preoccupazioni per la fragile economia.
Un rapporto separato ha dimostrato che il deficit commerciale del paese è rimasto invariato a 8,9 miliardi nel mese di luglio, annullando le speranze che la sterlina debole sosterrà la domanda di esportazione.
La sterlina è stata inferiore rispetto all'euro, con il cambio EUR/GBP in aumento dello 0,27% a 0,8647.
Oggi il cancelliere tedesco Angela Merkel ha dichiarato che la priorità assoluta per i responsabili politici europei è quella di evitare un “default incontrollato” per la Grecia.
Le dichiarazioni della Merkel hanno seguito quelle del suo vice cancelliere, il quale ha dichiarato ieri che l'Europa non dovrebbe escludere un “default ordinato” per la Grecia.
Il cambio GBP/USD è rimbalzato da 1,5761, il minimo dal25 gennaio a 1,5822 durante il pomeriggio europeo, ancora giù dello 0,25% sul giorno.
Supporto a 1,5582, minimo del 12 gennaio e resistenza a 1,5885, massimo di lunedì.
All'inizio della giornata, i dati ufficiali hanno mostrato che l’IPC nel Regno Unito è salito al 4,5% lo scorso mese dal 4,4% nel mese di luglio, in linea con le aspettative.
L'aumento dei prezzi al consumo non è stato sufficiente per placare la speculazione che la BoE potrebbe ricorrere ad ulteriori misure di stimolo per sostenere la crescita nel Regno Unito, dopo che una serie recente di dati deboli hanno incrementato le preoccupazioni per la fragile economia.
Un rapporto separato ha dimostrato che il deficit commerciale del paese è rimasto invariato a 8,9 miliardi nel mese di luglio, annullando le speranze che la sterlina debole sosterrà la domanda di esportazione.
La sterlina è stata inferiore rispetto all'euro, con il cambio EUR/GBP in aumento dello 0,27% a 0,8647.
Oggi il cancelliere tedesco Angela Merkel ha dichiarato che la priorità assoluta per i responsabili politici europei è quella di evitare un “default incontrollato” per la Grecia.
Le dichiarazioni della Merkel hanno seguito quelle del suo vice cancelliere, il quale ha dichiarato ieri che l'Europa non dovrebbe escludere un “default ordinato” per la Grecia.