Investing.com - L'euro continua ad estendere i guadagni contro il dollaro americano nella giornata di martedì, rialzandosi dai dati deboli sulla produzione industriale tedesca, in seguito al rialzo dei tassi di interesse della Cina per la seconda volta in poco più di un mese.
Il cambio EUR/USD ha raggiunto 1,3666 durante gli scambi europei della tarda mattinata -il massimo da venerdì- successivamente consolidandosi a 1,366, guadagnando lo 0,57%.
Sostegno a 1,3573, resistenza e minimo giornaliero a 1,3824 , massimo del 3 febbraio.
I guadagni dell’euro arrivano in seguito alla stretta monetaria della Cina, che poco può fare per cambiare le prospettive favorevoli per la crescita mondiale quest'anno.
All'inizio della giornata, i dati ufficiali mostrano che la produzione industriale tedesca è scesa nel mese di dicembre per la seconda volta in tre mesi, in un inverno eccezionalmente duro, che ha colpito il settore delle costruzioni.
La produzione industriale destagionalizzato è scesa a un 1,5% in dicembre da novembre, calo superiore a quello previsto dagli economisti dello 0,3%. Tale calo segue quello rivisto dello 0,6% a novembre, e i dati rilasciati lunedì dimostrano che gli ordini di produzione sono scesi del 3,4% a dicembre.
L'euro è salito anche contro la sterlina, con EUR/GBP in aumento 0,49% a 0,8472 .
Lunedì, Yves Mersch, membro del Consiglio direttivo della BCE, ha dichiarato che la banca potrebbe aumentare i tassi di interesse per contenere l'inflazione, prima di far uscire delle misure a sostegno della liquidità nella zona euro.
Mersch ha riferito che le pressioni inflazionistiche sono indubbiamente in aumento, principalmente a causa del rincaro delle materie prime, contro il quale la BCE non è stata in grado di agire.
Il cambio EUR/USD ha raggiunto 1,3666 durante gli scambi europei della tarda mattinata -il massimo da venerdì- successivamente consolidandosi a 1,366, guadagnando lo 0,57%.
Sostegno a 1,3573, resistenza e minimo giornaliero a 1,3824 , massimo del 3 febbraio.
I guadagni dell’euro arrivano in seguito alla stretta monetaria della Cina, che poco può fare per cambiare le prospettive favorevoli per la crescita mondiale quest'anno.
All'inizio della giornata, i dati ufficiali mostrano che la produzione industriale tedesca è scesa nel mese di dicembre per la seconda volta in tre mesi, in un inverno eccezionalmente duro, che ha colpito il settore delle costruzioni.
La produzione industriale destagionalizzato è scesa a un 1,5% in dicembre da novembre, calo superiore a quello previsto dagli economisti dello 0,3%. Tale calo segue quello rivisto dello 0,6% a novembre, e i dati rilasciati lunedì dimostrano che gli ordini di produzione sono scesi del 3,4% a dicembre.
L'euro è salito anche contro la sterlina, con EUR/GBP in aumento 0,49% a 0,8472 .
Lunedì, Yves Mersch, membro del Consiglio direttivo della BCE, ha dichiarato che la banca potrebbe aumentare i tassi di interesse per contenere l'inflazione, prima di far uscire delle misure a sostegno della liquidità nella zona euro.
Mersch ha riferito che le pressioni inflazionistiche sono indubbiamente in aumento, principalmente a causa del rincaro delle materie prime, contro il quale la BCE non è stata in grado di agire.