Nel terzo trimestre 2010 si confermano i segnali di attenuazione del trend economico negativo. Tuttavia non si evidenzia ancora una chiara inversione di tendenza, permanendo l'incertezza e la scarsa visibilità del quadro macroeconomico. Il Gruppo RCS ha affrontato l'evoluzione dello scenario, forte delle scelte decise già a fine 2008, focalizzando le proprie iniziative sullo sviluppo multimediale, la valorizzazione dei brand e la continuazione degli interventi strutturali sui costi, ottenendo risultati positivi rispetto agli andamenti dei mercati di riferimento.
Nel dettaglio i ricavi netti consolidati di Gruppo al 30 settembre 2010 sono pari a 1.644,7 milioni, in aumento dell'1,4% (23,5 milioni) rispetto al pari periodo 2009 e, in particolare, nel terzo trimestre sono in crescita del 3,7% (19,4 milioni).
I ricavi diffusionali sono pari a 903,7 milioni, rispetto ai 921 milioni del pari periodo 2009: la flessione è attribuibile principalmente all'andamento del mercato dei collaterali in Italia e Spagna, senza considerare i quali i ricavi diffusionali incrementano dello 0,9%. I ricavi pubblicitari di Gruppo, pari a 527,3 milioni, sono in crescita di 30,5 milioni (+6,1%), principalmente per il contributo delle aree Quotidiani Italia (+17,5 milioni) e Quotidiani Spagna (+17,6 milioni), che performano meglio rispetto ai mercati di riferimento, mentre flettono i ricavi pubblicitari del gruppo Dada (-4,5 milioni). Nel terzo trimestre dell'anno i ricavi pubblicitari registrano complessivamente una crescita del 9,2%.
L'EBITDA pre oneri e proventi non ricorrenti - pari a 122,3 milioni - evidenzia un miglioramento a perimetro omogeneo di 56,6 milioni rispetto ai nove mesi 2009, per il positivo contributo in particolare di Quotidiani Italia (+39,2 milioni), Quotidiani Spagna (+20,8 milioni) e Libri (+3,6 milioni). Il Piano di Interventi, annunciato a maggio 2009, cui il Gruppo continua a dedicare massima attenzione, ha generato nei primi nove mesi 2010 ulteriori benefici per 50,3 milioni, che - sommati ai 158,7 milioni realizzati nel 2009 - portano al 30 settembre al raggiungimento di benefici complessivi per 209 milioni.
L'EBITDA post oneri e proventi non ricorrenti, in miglioramento di 93,8 milioni, è positivo per 124,1 milioni rispetto ai 30,3 milioni del pari periodo 2009, recependo rispettivamente proventi netti non ricorrenti per 1,8 milioni e oneri netti non ricorrenti per 32,9 milioni.
Il risultato operativo (EBIT), pari a 40,5 milioni (-56,3 milioni nel pari periodo 2009), riflette i positivi fenomeni sopra descritti, oltre ad ammortamenti sostanzialmente stabili e svalutazioni per 11,6 milioni nei primi nove mesi 2010, prevalentemente attribuibili all'impairment test del gruppo Dada (svalutazioni complessive per 14,4 milioni nel pari periodo 2009).
Gli oneri finanziari netti risultano pari a 21,6 milioni (26,3 milioni al 30 settembre 2009). Il decremento pari a 4,7 milioni è prevalentemente correlato alla riduzione dei tassi di interesse, parzialmente controbilanciato dagli oneri relativi alla copertura del rischio tasso, e alla riduzione dell'indebitamento medio.
Il risultato netto di periodo, in miglioramento di 74 milioni rispetto ai primi nove mesi 2009, è positivo per 0,7 milioni e riflette i fenomeni sopra commentati. Nel terzo trimestre il Gruppo raggiunge un risultato netto positivo per 10,6 milioni (-8,2 milioni nel pari periodo 2009). L'indebitamento finanziario netto si attesta a 1.035,3 milioni, in decremento di 21,8 milioni rispetto al 31 dicembre 2009. Il cash flow della gestione tipica nei primi nove mesi mostra un significativo miglioramento rispetto al pari periodo 2009.
Nel dettaglio i ricavi netti consolidati di Gruppo al 30 settembre 2010 sono pari a 1.644,7 milioni, in aumento dell'1,4% (23,5 milioni) rispetto al pari periodo 2009 e, in particolare, nel terzo trimestre sono in crescita del 3,7% (19,4 milioni).
I ricavi diffusionali sono pari a 903,7 milioni, rispetto ai 921 milioni del pari periodo 2009: la flessione è attribuibile principalmente all'andamento del mercato dei collaterali in Italia e Spagna, senza considerare i quali i ricavi diffusionali incrementano dello 0,9%. I ricavi pubblicitari di Gruppo, pari a 527,3 milioni, sono in crescita di 30,5 milioni (+6,1%), principalmente per il contributo delle aree Quotidiani Italia (+17,5 milioni) e Quotidiani Spagna (+17,6 milioni), che performano meglio rispetto ai mercati di riferimento, mentre flettono i ricavi pubblicitari del gruppo Dada (-4,5 milioni). Nel terzo trimestre dell'anno i ricavi pubblicitari registrano complessivamente una crescita del 9,2%.
L'EBITDA pre oneri e proventi non ricorrenti - pari a 122,3 milioni - evidenzia un miglioramento a perimetro omogeneo di 56,6 milioni rispetto ai nove mesi 2009, per il positivo contributo in particolare di Quotidiani Italia (+39,2 milioni), Quotidiani Spagna (+20,8 milioni) e Libri (+3,6 milioni). Il Piano di Interventi, annunciato a maggio 2009, cui il Gruppo continua a dedicare massima attenzione, ha generato nei primi nove mesi 2010 ulteriori benefici per 50,3 milioni, che - sommati ai 158,7 milioni realizzati nel 2009 - portano al 30 settembre al raggiungimento di benefici complessivi per 209 milioni.
L'EBITDA post oneri e proventi non ricorrenti, in miglioramento di 93,8 milioni, è positivo per 124,1 milioni rispetto ai 30,3 milioni del pari periodo 2009, recependo rispettivamente proventi netti non ricorrenti per 1,8 milioni e oneri netti non ricorrenti per 32,9 milioni.
Il risultato operativo (EBIT), pari a 40,5 milioni (-56,3 milioni nel pari periodo 2009), riflette i positivi fenomeni sopra descritti, oltre ad ammortamenti sostanzialmente stabili e svalutazioni per 11,6 milioni nei primi nove mesi 2010, prevalentemente attribuibili all'impairment test del gruppo Dada (svalutazioni complessive per 14,4 milioni nel pari periodo 2009).
Gli oneri finanziari netti risultano pari a 21,6 milioni (26,3 milioni al 30 settembre 2009). Il decremento pari a 4,7 milioni è prevalentemente correlato alla riduzione dei tassi di interesse, parzialmente controbilanciato dagli oneri relativi alla copertura del rischio tasso, e alla riduzione dell'indebitamento medio.
Il risultato netto di periodo, in miglioramento di 74 milioni rispetto ai primi nove mesi 2009, è positivo per 0,7 milioni e riflette i fenomeni sopra commentati. Nel terzo trimestre il Gruppo raggiunge un risultato netto positivo per 10,6 milioni (-8,2 milioni nel pari periodo 2009). L'indebitamento finanziario netto si attesta a 1.035,3 milioni, in decremento di 21,8 milioni rispetto al 31 dicembre 2009. Il cash flow della gestione tipica nei primi nove mesi mostra un significativo miglioramento rispetto al pari periodo 2009.