Investing.com - I mercati azionari asiatici hanno registrato un forte calo nella giornata di oggi, il sentimento del mercato è stato scosso dopo una notte di massiccio sell-off a Wall Street, mentre i dati sull'inflazione cinese più forte del previsto hanno aggiunto timori per le prospettive economiche mondiali.
Alla chiusura degli scambi asiatici l’indice Hang Seng di Hong Kong Index è precipitato del 3%, in Corea del Sud il Kospi Composite è crollato del 3,65%, mentre in Giappone il Nikkei 225 ha segnato -1,5%.
Le azioni asiatiche sono scese dai minimi precedenti a metà pomeriggio, stabilizzandosi dopo un drammatico calo all'inizio della sessione.
Ma gli investitori sono rimasti cauti dopo che il Dow Jones Industrial Average ha subito il sesto più grande calo mai registrato, a seguito del downgrade S&P del rating del debito degli Stati Uniti.
In aggiunta alle preoccupazioni globali, una relazione dell'Ufficio nazionale cinese di statistica ha mostrato che l'inflazione dei prezzi al consumo è aumentata di un destagionalizzato 6,5% a luglio, l’aumento veloce in tre anni.
I dati sull’ inflazione più forti del previsto hanno ridotto le speranze che la seconda economia più grande del mondo avrebbe allentato la politica monetaria nel breve termine.
Le azioni nel settore finanziario, molti dei quali sono fortemente esposti al Tesoro USA, hanno esteso le perdite dalla sessione precedente.
Mitsubishi UFJ Financial Group, il principale gruppo finanziario nipponico, è sceso del 2,4%, il rivale Sumitomo Mitsui Financial Group ha perso il 2,2%, mentre Mizuho Financial Group è sceso del 2,5%.
Gli esportatori giapponesi altamente orientati verso gli Stati Uniti sono andati ulteriormente sotto pressione, in una visione pessimista per i proventi da esportazione.
Il gigante dell'elettronica di consumo Sony ha visto le azioni crollare dell’1,15%, Panasonic gigante dei televisori al plasma ha segnato -1,2%, mentre le case automobilistiche Honda e Nissan hanno visto rispettivamente un calo del 2,75% e del 2% .
A Hong Kong, le azioni bancarie hanno riportato delle perdite, seguendo i cali delle controparti globali. China Construction Bank ha segnato -3,55%, Bank of China è sceso del 4,35%, mentre a Hong Kong le azioni quotate della HSBC Holdings hanno perso il 4,7%.
Inoltre sono scesi anche i produttori di petrolio, poiché i prezzi del petrolio greggio sono scesi al minimo di 11 mesi sul New York Mercantile Exchange, smorzando le prospettive di guadagno per gli estrattori di energia.
Il gigante di Petrolio e gas PetroChina ha visto un calo del 4,4% delle azioni, in Cina il più grande produttore di petrolio offshore CNOOOC ha segnato -3,2%, mentre le azioni di Sinopec sono scese del 3,4%.
Le prospettive per i mercati azionari europei sono al ribasso: futures EURO STOXX 50 -0,1%, futures CAC 40 -0,4%, futures FTSE 100 -1,2%, futures DAX -0,9%.
Nel corso della giornata, gli Stati Uniti pubblicheranno i dati preliminari sulla produttività non agricola e sul costo del lavoro. Inoltre, la Federal Reserve annuncerà il tasso dei fondi federali. L'annuncio sarà seguito dalla dichiarazione del tasso della banca.
Alla chiusura degli scambi asiatici l’indice Hang Seng di Hong Kong Index è precipitato del 3%, in Corea del Sud il Kospi Composite è crollato del 3,65%, mentre in Giappone il Nikkei 225 ha segnato -1,5%.
Le azioni asiatiche sono scese dai minimi precedenti a metà pomeriggio, stabilizzandosi dopo un drammatico calo all'inizio della sessione.
Ma gli investitori sono rimasti cauti dopo che il Dow Jones Industrial Average ha subito il sesto più grande calo mai registrato, a seguito del downgrade S&P del rating del debito degli Stati Uniti.
In aggiunta alle preoccupazioni globali, una relazione dell'Ufficio nazionale cinese di statistica ha mostrato che l'inflazione dei prezzi al consumo è aumentata di un destagionalizzato 6,5% a luglio, l’aumento veloce in tre anni.
I dati sull’ inflazione più forti del previsto hanno ridotto le speranze che la seconda economia più grande del mondo avrebbe allentato la politica monetaria nel breve termine.
Le azioni nel settore finanziario, molti dei quali sono fortemente esposti al Tesoro USA, hanno esteso le perdite dalla sessione precedente.
Mitsubishi UFJ Financial Group, il principale gruppo finanziario nipponico, è sceso del 2,4%, il rivale Sumitomo Mitsui Financial Group ha perso il 2,2%, mentre Mizuho Financial Group è sceso del 2,5%.
Gli esportatori giapponesi altamente orientati verso gli Stati Uniti sono andati ulteriormente sotto pressione, in una visione pessimista per i proventi da esportazione.
Il gigante dell'elettronica di consumo Sony ha visto le azioni crollare dell’1,15%, Panasonic gigante dei televisori al plasma ha segnato -1,2%, mentre le case automobilistiche Honda e Nissan hanno visto rispettivamente un calo del 2,75% e del 2% .
A Hong Kong, le azioni bancarie hanno riportato delle perdite, seguendo i cali delle controparti globali. China Construction Bank ha segnato -3,55%, Bank of China è sceso del 4,35%, mentre a Hong Kong le azioni quotate della HSBC Holdings hanno perso il 4,7%.
Inoltre sono scesi anche i produttori di petrolio, poiché i prezzi del petrolio greggio sono scesi al minimo di 11 mesi sul New York Mercantile Exchange, smorzando le prospettive di guadagno per gli estrattori di energia.
Il gigante di Petrolio e gas PetroChina ha visto un calo del 4,4% delle azioni, in Cina il più grande produttore di petrolio offshore CNOOOC ha segnato -3,2%, mentre le azioni di Sinopec sono scese del 3,4%.
Le prospettive per i mercati azionari europei sono al ribasso: futures EURO STOXX 50 -0,1%, futures CAC 40 -0,4%, futures FTSE 100 -1,2%, futures DAX -0,9%.
Nel corso della giornata, gli Stati Uniti pubblicheranno i dati preliminari sulla produttività non agricola e sul costo del lavoro. Inoltre, la Federal Reserve annuncerà il tasso dei fondi federali. L'annuncio sarà seguito dalla dichiarazione del tasso della banca.