Investing.com – Il dollaro è sceso contro lo yen, al minimo di 2 giorni, in seguito al rilascio di dati USA piuttosto deboli, mentre persistono i timori per la crisi del debito della zona euro e per l’incertezza politica in Grecia.
Nel pomeriggio degli scambi europei, il cambio USD/JPY ha toccato 79,16 il minimo dal 12 giugno; successivamente il cambio si è attestato a 79,31, in calo dello 0,21%.
Supporto a 79,98, minimo del 18 maggio e resistenza a 79,74, massimo di mercoledì.
In un rapporto, il Dipartimento del Lavoro ha dichiarato che il numero di persone che hanno presentato istanza di sussidio di disoccupazione negli Stati Uniti nella scorsa settimana è salito inaspettatamente a 386.000 contro le aspettative di un calo a 375.000.
I dati della settimana precedente sono stati rivisti al rialzo a 389.000 da 377.000
Un secondo report ha mostrato che l’IPC USA è salito dello 0,2% a maggio, portando il tasso annuo di inflazione al 2,3%, il linea con le aspettative.
Il sentimento è andato sotto pressione dopo che il rendimento dei titoli spagnoli a 10 anni ha superato la soglia critica del 7%, considerata insostenibile nel lungo termine, dopo il downgrade di 3 tacche di ieri ad opera di Moody’s.
Intanto l’Italia ha venduto all’asta l’intera somma di 4,5 miliardi di euro, ma il rendimento dei titoli a 3 anni è salito al massimo livello da dicembre, nei timori di contagio all’interno della zona euro.
Il sentimento resta fragile, in vista delle attesissime elezioni che si terranno in Grecia questa domenica e che, nel caso di vittoria dei partiti anti salvataggio, potrebbe tradursi nell’uscita del paese nella zona euro.
Lo yen è stabile contro l’euro, con EUR/JPY in calo dello 0,02% a 99,76.
Altri dati ufficiali hanno mostrato che il deficit USA si è allargato più del previsto a nel primo trimestre 2012, segnando il maggiore deficit dall’ultimo trimestre 2008.
L’U.S. Bureau of Economic Analysis h dichiarato che il deficit del conto corrente del paese è salito a 137,3 miliardi di dollari nel primo trimestre, da un rivisto deficit di 118,7 miliardi di dollari nel trimestre precedente. Gli analisti avevano previsto che il deficit si allargasse a 132,3 miliardi.
Nel pomeriggio degli scambi europei, il cambio USD/JPY ha toccato 79,16 il minimo dal 12 giugno; successivamente il cambio si è attestato a 79,31, in calo dello 0,21%.
Supporto a 79,98, minimo del 18 maggio e resistenza a 79,74, massimo di mercoledì.
In un rapporto, il Dipartimento del Lavoro ha dichiarato che il numero di persone che hanno presentato istanza di sussidio di disoccupazione negli Stati Uniti nella scorsa settimana è salito inaspettatamente a 386.000 contro le aspettative di un calo a 375.000.
I dati della settimana precedente sono stati rivisti al rialzo a 389.000 da 377.000
Un secondo report ha mostrato che l’IPC USA è salito dello 0,2% a maggio, portando il tasso annuo di inflazione al 2,3%, il linea con le aspettative.
Il sentimento è andato sotto pressione dopo che il rendimento dei titoli spagnoli a 10 anni ha superato la soglia critica del 7%, considerata insostenibile nel lungo termine, dopo il downgrade di 3 tacche di ieri ad opera di Moody’s.
Intanto l’Italia ha venduto all’asta l’intera somma di 4,5 miliardi di euro, ma il rendimento dei titoli a 3 anni è salito al massimo livello da dicembre, nei timori di contagio all’interno della zona euro.
Il sentimento resta fragile, in vista delle attesissime elezioni che si terranno in Grecia questa domenica e che, nel caso di vittoria dei partiti anti salvataggio, potrebbe tradursi nell’uscita del paese nella zona euro.
Lo yen è stabile contro l’euro, con EUR/JPY in calo dello 0,02% a 99,76.
Altri dati ufficiali hanno mostrato che il deficit USA si è allargato più del previsto a nel primo trimestre 2012, segnando il maggiore deficit dall’ultimo trimestre 2008.
L’U.S. Bureau of Economic Analysis h dichiarato che il deficit del conto corrente del paese è salito a 137,3 miliardi di dollari nel primo trimestre, da un rivisto deficit di 118,7 miliardi di dollari nel trimestre precedente. Gli analisti avevano previsto che il deficit si allargasse a 132,3 miliardi.