Investing.com - I futures del greggio USA oscillano vicino al massimo di tre mesi, il congelamento della produzione annunciato la scorsa settimana dai principali produttori della materia prima continua ad alimentare il clima di ottimismo.
I futures del greggio USA con consegna a novembre salgono dello 0,50% a 48,47 dollari al barile, il massimo dal 18 agosto e poco meno del massimo di tre mesi di 48,87 dollari al barile registrato nella notte.
Sull’ICE Futures Exchange di Londra, il contratto del Brent con consegna a novembre sale dello 0,46% a 50,42 dollari al barile, vicino al massimo di un mese e mezzo di 50,90 dollari al barile segnato in precedenza.
Nonostante lo scetticismo iniziale, i traders sembrano ottimismi dopo che l’Organizzazione dei Paesi Esportatori di petrolio la scorsa settimana ha annunciato un taglio della produzione compreso tra 32,5 e 33,0 milioni di barili al giorno (bpd) dai 33,5 milioni di barili al giorno. I dettagli verranno definiti in occasione del vertice di novembre.
Si tratta del primo accordo del genere dal 2008.
I traders attendono inoltre il report sull’attività del settore manifatturiero USA, in seguito ai dati statunitensi incoraggianti di venerdì che hanno spinto la domanda del biglietto verde.
Il prezzo del greggio di solito si indebolisce quando il dollaro si rafforza, dal momento che le materie prime valutate in dollari diventano più costose per i titolari di altre valute.