Investing.com – Il dollaro ha concluso venerdì la settimana in salita contro la controparte canadese, ma è rimasto sotto la parità dopo i dati più forti del previsto sulla crescita del terzo trimestre USA, dati che hanno allentato le aspettative per la sicurezza del dollaro.
Il cambio USD/CHF ha toccato 0,9994 venerdì, il massimo dal 7 agosto; successivamente il cambio si è attestato a 0,9971, in salita dello 0,27% sulla settimana.
Supporto a 0,9942 minimo del 22 ottobre e resistenza a breve termine a 1,0021, massimo del 6 agosto.
Il Dipartimento per il Commercio USA ha riportato che il PIL USA è salito di un destagionalizzato 2% nel terzo trimestre, grazie ad un aumento delle spese dei consumatori, dopo essere salito dell’1,3% nel trimestre precedente. Gli economisti avevano previsto una crescita dell’1,9%.
La scorsa settimana la Fed ha dichiarato che l’economia sta migliorando moderatamente, ma che la crescita occupazionale è stata lenta ed il tasso di disoccupazione resta elevato.
La banca centrale ha pianificato di tenere il tasso di interesse vicino allo zero per la metà del 2015.
La propensione al rischio è ha risentito dell’attesa di qualsiasi indicazione su un avvicinamento della Spagna ad una richiesta formale di salvataggio dai partner della zona euro che attiverebbe il piano di acquisti della Banca Centrale Europea.
Pesa inoltre l’incertezza sulla capacità della Grecia di rispettare gli obiettivi delle misure di austerity.
Il dollaro canadese ha risentito poco della dichiarazione di Moody’s circa un’osservazione per 6 banche canadesi, con possibili downgrade in vista, a causa degli alti livelli di debito e dei prezzi delle case.
L’annuncio è giunto dopo che la Banca del Canada ha avvisato che il principale rischio per l’economia viene dagli alti livelli di debito dei privati.
La BoC ha inoltre previsto un aumento “graduale” dei tassi di interesse nei prossimi due anni, dopo aver lasciato il tasso di interesse all’1%.
Nella prossima settimana, i mercati saranno concentrati sui dati sull’occupazione non agricola statunitense, dopo il calo inaspettato della disoccupazione al 7,8% a settembre dopo un 8,1% del mese precedente.
Il Canada pubblicherà i dati mensili sul PIL, nonché i dati sull’occupazione.
Gli investitori attenderanno qualsiasi segno che mostri un avvicinamento della Spagna ad una richiesta di salvataggio.
Alla vigilia della prossima settimana, Investing.com ha compilato un elenco di questi ed altri eventi importanti che potranno incidere sui mercati.
Lunedì 29 ottobre
Gli Stati Uniti rilasceranno i dati del governo relativi ai redditi personali, alle spese personali e dall’inflazione è consumi core.
Martedì 30 ottobre
Il Canada rilascerà i dati sull’inflazione delle materie prime, un importante indicatore inflazionario.
Gi Stati Uniti rilasceranno i dati sulla fiducia dei consumatori, un indicatore chiave dello stato di salute dell’economia, insieme ai dati sull’inflazione dei prezzi delle abitazioni, un importante indicatore della domanda nel settore dell’edilizia abitativa.
Mercoledì 31 ottobre
Il Canada rilascerà un report sulla crescita mensile del PIL, uno dei principali indicatori economici.
Negli Stati Uniti l’azienda di gestione buste-paga ADP rilascerà un report sulle buste-paga agricole, un indicatore chiave della creazione di posti di lavoro nel settore privato. Gli USA pubblicheranno inoltre i dati sull’attività manifatturiera dell’area di Chicago, insieme dati sui costi dell’occupazione e sulle scorte di greggio.
Giovedì 1 novembre
Gli Stati Uniti rilasceranno i dati sull’occupazione non agricola, un indicatore chiave della creazione di posti di lavoro. Gli Stati Uniti rilasceranno inoltre il report settimanale sulle richieste di sussidi di disoccupazione, insieme dati ufficiali sulla produttività non agricola e sui costi del lavoro, due importanti indicatori internazionali.
Inoltre l’ISM (Institute of Supply Management ) pubblicherà i dati sul settore manifatturiero statunitense.
Venerdì 2 novembre
Il Canada rilascerà i dati ufficiali sulle variazioni di occupazione e sul tasso di disoccupazione, un indicatore chiave della situazione economica.
Gli Stati Uniti concluderanno la settimana con gli attesissimi dati ufficiali sull’occupazione non agricola, un indicatore chiave della creazione di posti di lavoro nell’economia, insieme ai dati sul tasso di disoccupazione.
Gli USA pubblicheranno inoltre dati sui redditi medi e sugli ordinativi industriali.
Il cambio USD/CHF ha toccato 0,9994 venerdì, il massimo dal 7 agosto; successivamente il cambio si è attestato a 0,9971, in salita dello 0,27% sulla settimana.
Supporto a 0,9942 minimo del 22 ottobre e resistenza a breve termine a 1,0021, massimo del 6 agosto.
Il Dipartimento per il Commercio USA ha riportato che il PIL USA è salito di un destagionalizzato 2% nel terzo trimestre, grazie ad un aumento delle spese dei consumatori, dopo essere salito dell’1,3% nel trimestre precedente. Gli economisti avevano previsto una crescita dell’1,9%.
La scorsa settimana la Fed ha dichiarato che l’economia sta migliorando moderatamente, ma che la crescita occupazionale è stata lenta ed il tasso di disoccupazione resta elevato.
La banca centrale ha pianificato di tenere il tasso di interesse vicino allo zero per la metà del 2015.
La propensione al rischio è ha risentito dell’attesa di qualsiasi indicazione su un avvicinamento della Spagna ad una richiesta formale di salvataggio dai partner della zona euro che attiverebbe il piano di acquisti della Banca Centrale Europea.
Pesa inoltre l’incertezza sulla capacità della Grecia di rispettare gli obiettivi delle misure di austerity.
Il dollaro canadese ha risentito poco della dichiarazione di Moody’s circa un’osservazione per 6 banche canadesi, con possibili downgrade in vista, a causa degli alti livelli di debito e dei prezzi delle case.
L’annuncio è giunto dopo che la Banca del Canada ha avvisato che il principale rischio per l’economia viene dagli alti livelli di debito dei privati.
La BoC ha inoltre previsto un aumento “graduale” dei tassi di interesse nei prossimi due anni, dopo aver lasciato il tasso di interesse all’1%.
Nella prossima settimana, i mercati saranno concentrati sui dati sull’occupazione non agricola statunitense, dopo il calo inaspettato della disoccupazione al 7,8% a settembre dopo un 8,1% del mese precedente.
Il Canada pubblicherà i dati mensili sul PIL, nonché i dati sull’occupazione.
Gli investitori attenderanno qualsiasi segno che mostri un avvicinamento della Spagna ad una richiesta di salvataggio.
Alla vigilia della prossima settimana, Investing.com ha compilato un elenco di questi ed altri eventi importanti che potranno incidere sui mercati.
Lunedì 29 ottobre
Gli Stati Uniti rilasceranno i dati del governo relativi ai redditi personali, alle spese personali e dall’inflazione è consumi core.
Martedì 30 ottobre
Il Canada rilascerà i dati sull’inflazione delle materie prime, un importante indicatore inflazionario.
Gi Stati Uniti rilasceranno i dati sulla fiducia dei consumatori, un indicatore chiave dello stato di salute dell’economia, insieme ai dati sull’inflazione dei prezzi delle abitazioni, un importante indicatore della domanda nel settore dell’edilizia abitativa.
Mercoledì 31 ottobre
Il Canada rilascerà un report sulla crescita mensile del PIL, uno dei principali indicatori economici.
Negli Stati Uniti l’azienda di gestione buste-paga ADP rilascerà un report sulle buste-paga agricole, un indicatore chiave della creazione di posti di lavoro nel settore privato. Gli USA pubblicheranno inoltre i dati sull’attività manifatturiera dell’area di Chicago, insieme dati sui costi dell’occupazione e sulle scorte di greggio.
Giovedì 1 novembre
Gli Stati Uniti rilasceranno i dati sull’occupazione non agricola, un indicatore chiave della creazione di posti di lavoro. Gli Stati Uniti rilasceranno inoltre il report settimanale sulle richieste di sussidi di disoccupazione, insieme dati ufficiali sulla produttività non agricola e sui costi del lavoro, due importanti indicatori internazionali.
Inoltre l’ISM (Institute of Supply Management ) pubblicherà i dati sul settore manifatturiero statunitense.
Venerdì 2 novembre
Il Canada rilascerà i dati ufficiali sulle variazioni di occupazione e sul tasso di disoccupazione, un indicatore chiave della situazione economica.
Gli Stati Uniti concluderanno la settimana con gli attesissimi dati ufficiali sull’occupazione non agricola, un indicatore chiave della creazione di posti di lavoro nell’economia, insieme ai dati sul tasso di disoccupazione.
Gli USA pubblicheranno inoltre dati sui redditi medi e sugli ordinativi industriali.